Antonio Megalizzi non ce l’ha fatta. Il giovane giornalista italiano (foto a destra) colpito martedì sera nel mercatino di Natale a Strasburgo dall’attentatore è spirato questa sera nell’ospedale della città Alsaziana. Intanto era già salito a quattro il bilancio dei morti nell’attentato di martedì: si è spento in ospedale un altro dei feriti. Lo ha annunciato la Procura di Parigi, senza fornire l’identità del deceduto.
Ieri sera era stato ucciso in un conflitto con la polizia francese l’attentatore, Cherif Chekatt (foto a lato). E’ stato scovato nel suo quartiere alla periferia della città alsaziana sede del Parlamento europeo.
Cherif Chekatt era stato ferito a quanto pare nel corso di uno scontro a fuoco con la polizia. In 720 erano sulle sue tracce, aveva detto il ministero dell’Interno, che ha innalzato il livello di allerta in tutto il Paese e intensificato i controlli alle frontiere.
Cherif Chekatt era già noto come “criminale comune”, anche se poi era stato segnalato come ‘radicalizzato’, ha detto il ministro dell’Interno Christophe Castaner, citato da France Info. La stessa emittente ha detto che l’attentatore avrebbe agito con un’arma automatica ed un coltello. Secondo Le Parisien, l’autore della sparatoria sarebbe nato nella città alsaziana il 4 febbraio 1989.
L’uomo era sfuggito all’arresto, prima dell’attentato, durante una perquisizione nella sua abitazione, secondo quanto riferisce Bfm-Tv. L’operazione era stata organizzata nell’ambito di un’inchiesta per rapina. Secondo la stessa fonte, l’uomo, nato a Strasburgo, risiede nel quartiere di Neudorf, dove è ora circondato dalle forze di sicurezza.
Per Antonio Megalizzi si era sperato fino all’ultimo: “Le prossime 48 ore saranno decisive per valutare se è possibile intervenire chirurgicamente”: così si era espresso con
l’Ansa Danilo Moresco, il padre della fidanzata di Antonio Megalizzi, il reporter italiano gravemente ferito nell’attacco di Strasburgo. “Al momento resta in coma farmacologico per vedere come evolve la situazione. C’è comunque stato un lieve miglioramento di alcuni valori”, aveva aggiunto speranzoso l’uomo parlando di un quadro clinico che restava comunque “stazionario”
Il nostro connazionale ha lottato tra la vita e la morte nell’ospedale in cui è stato ricoverato subito dopo l’attacco del terrorista al mercatino di Natale. “Da quello che si è capito – aveva detto Danilo Moresco – Antonio è in coma e non si può operare per la posizione gravissima del proiettile che è arrivato alla colonna vertebrale alla base del cranio, vicino alla spina dorsale“.
Continuano a circolare sul web, intanto, i video girati da testimoni dei momenti successivi alla sparatoria. Nelle immagini postate su Youtube con il titolo ‘Attentat a Strasbourg, coups de feu’, riprese con un cellulare da un balcone o da una finestra di un piano alto, si vede una persona stesa in terra, immobile, e altri che corrono e fuggono urlando. In altri video si sentono distintamente gli spari.
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