di FABIO CAMILLACCI/ La Nazionale di Roberto Mancini continua a vincere e a convincere: anche se si alza l’asticella della difficoltà. Battuta pure la Bosnia, l’avversaria più forte del girone per le qualificazioni a Euro 2020. All’Allianz Stadium di Torino, gli azzurri si impongono in rimonta per 2-1 contro Dzeko e compagni davanti a quasi 10.000 bosniaci (concessi più biglietti del previsto ai tifosi ospiti rispetto ai 2.000 annunciati). Non a caso, a un certo punto, soprattutto dopo il vantaggio firmato dall’attaccante della Roma, sembrava di essere a Sarajevo. Dopo una buona partenza la squadra del Mancio si spegne lasciando la vetrina alla Bosnia e a fine primo tempo si va al riposo sullo 0-1 gol di Dzeko (attaccante che sembra destinato a lasciare la Capitale per andare all’Inter alla corte di Conte). Nella ripresa, a parte qualche ulteriore patema di troppo in difesa, è un’altra Italia e il ribaltone lo firmano con due magie Insigne e Verratti. Eurogol di “Lorenzo il Magnifico”, colpo da biliardo per il centrocampista del Paris Saint Germain. Tradotto: quarta vittoria di fila, dodici punti in quattro gare e un piede e mezzo ai prossimi Europei.
La gara. Mancini cambia rispetto alla rotonda vittoria in Grecia e schiera Bernardeschi, Quagliarella e Insigne in attacco. Sulla fascia destra c’è l’atalantino Gianluca Mancini al posto del romanista Florenzi. Nella Bosnia, in particolare nella prima frazione di gioco, sono soprattutto lo juventino Pjanic e Dzeko a portare a spasso la nostra Nazionale. In difesa gli azzurri sbandano troppo e subiscono il gol e altre azioni pericolose in fotocopia. Davanti, soltanto il 36enne Quagliarella impegna il portiere bosniaco Sehic. Nel secondo tempo però il commissario tecnico italiano toglie proprio il Quaglia per inserire Chiesa: Italia col falso nove e la musica cambia. Insigne pareggia e Verratti raddoppia. Si finisce con lo stadio della Juventus in festa che canta l’inno di Mameli. Nelle altre partite del girone: Liechtenstein-Finlandia 0-2, Grecia-Armenia 2-3. Questa dunque la nuova classifica: Italia a punteggio pieno con 12 punti, Finlandia 9, Armenia 6, Grecia e Bosnia 4, Liechtenstein sempre a zero. Considerando che si qualificano le prime due, possiamo dire che a questo punto solo un suicidio potrebbe impedire agli azzurri di volare a Euro 2020. Continuiamo a sorridere, era ora dopo tante delusioni (nella foto: l’abbraccio degli azzurri a Insigne).
Mondiale Under 20 in Polonia, svanisce in semifinale il grande sogno degli azzurrini. Italia penalizzata da arbitro e Var che in pieno recupero decidono di annullare a Scamacca lo splendido gol del pareggio. Peccato. Vince l’Ucraina 1-0 e in finale ci vanno gli ex sovietici. Decisiva la rete di Buletsa. Poi al 92′, ecco la girata dell’attaccante azzurro, imprendibile per il portiere Lunin. Ma secondo l’arbitro arriva dopo una sbracciata di troppo. Infatti, il fischietto brasiliano Raphael Claus, sollecitato dal Var, si va a rivedere l’azione al monitor e annulla. Allo stadio di Gdynia, durante il match, l’Ucraina è abile a muoversi a fisarmonica, chiudersi a riccio in fase di non possesso, fare arrivare la palla a Buletsa o Kashchuk, gli uomini con più talento, e quindi alzare gli esterni Konoplia e Korniienko, poco piede ma tanto fiato. Dal canto loro invece gli azzurrini faticano a trovare varchi e a saltare il pressing avversario.
Ucraini in vantaggio al primo affondo della ripresa. Palla persa di Esposito, Konoplia sfonda sulla destra e centra per la stoccata di Buletsa, che brucia Alberico e batte Plizzari. L’occasione di rientrare in partita per la squadra del c.t. Nicolato arriva da Popov che rimedia il secondo giallo per una manata e viene espulso. Ma anche in 10 l’Ucraina è più pericolosa dell’Italia e sfiora il raddoppio colpendo la traversa. Poi, come detto, il finale al cardiopalma: Capone al 90’ calcia alle stelle col sinistro solo davanti a Lunin, e nel recupero Scamacca con un eurogol pareggia i conti. L’esultanza dura però poco, perchè l’arbitro annulla giudicando fallosa la sbracciata dell’attaccante del Sassuolo su Bondar. Episodio che scatena pure una rissa al triplice fischio finale. Esposito e Capone i più nervosi. Rabbia e delusione saranno dure da smaltire anche a freddo; mentre, Pinamonti scoppia in lacrime. L’Ucraina sabato alle 18 si giocherà il Mondiale contro la Corea del Sud che ha battuto 1-0 l’Ecuador, avversario degli azzurri venerdì alle 20.30 nella finale di consolazione per il terzo posto. Al di là di tutto, gli azzurri Under 20 meritano comunque un grande applauso.
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