Una bambina è morta in Puglia per le esalazioni di monossido di carbonio sprigionate nella sua cameretta da un televisore, che si sarebbe surriscaldato causando un principio d’incendio del mobile su cui era poggiato. La ragazzina – figlia di una coppia bulgara, che vive in una abitazione nella struttura ricettiva del castello Marchione di Conversano, ma nata a Castellana Grotte (Bari) – avrebbe compiuto 12 anni il 6 gennaio. È morta poco dopo il ricovero in
ospedale a Monopoli (Bari). Secondo i primi accertamenti, si sarebbe addormentata ieri sera lasciando il televisore acceso la notte e l’elettrodomestico si sarebbe surriscaldato, provocando le fiamme. Ad accorgersi della tragedia stamattina è stata la mamma della ragazzina (il padre è un bracciante agricolo). Per le esalazioni sono rimasti intossicati in modo lieve anche la mamma e i due fratelli più grandi della ragazzina. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Putignano. Indagano i carabinieri.
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