Un peschereccio alla deriva con oltre 600 migranti è stato soccorso, a circa 124 miglia dalla Calabria, da una nave mercantile, da 3 motovedette della Guardia Costiera e da un’unità della Guardia di Finanza. A bordo del peschereccio sono stati trovati anche i corpi di cinque migranti. 674 in totale le persone tratte in salvo – alcune recuperate direttamente dall’acqua – dalle MM/VV CP323, 332 e 309, dalla PV3 della Guardia di Finanza e dalla nave mercantile Nordic – fatta dirigere anche essa in area per l’emergenza – che poi le ha trasbordate su nave Diciotti della Guardia Costiera, presente nell’area del soccorso.
Sono intervenuti inoltre un veivolo da pattugliamento marittimo P72A impiegato dalla Marina Militare, che ha effettuato il primo avvistamento, e un aereo di Frontex che ha seguito l’evento. I migranti salvati sono stati trasferiti nella mattina di oggi nei porti calabresi e siciliani. Le operazioni di soccorso sono avvenute in area di responsabilità SAR italiana, sotto il coordinamento del Centro Operativo Nazionale di soccorso della Guardia costiera italiana.
Le ultime ore sono state particolarmente impegnative per le motovedette della Guardia Costiera, che in precedenza avevano soccorso, insieme a nave Diciotti, altri migranti che si trovavano su imbarcazioni in precarie condizioni di navigazione, anche queste in area SAR italiana. In una di queste attività, è stato necessario l’intervento di un elicottero partito dalla base aeromobili della Guardia costiera di Catania, per effettuare l’evacuazione medica di una donna.
Notte di sbarchi, intanto, anche a Lampedusa. Altri 111 afghani, pakistani, sudanesi, etiopi, somali, nigeriani, senegalesi ed eritrei sono arrivati sulla terraferma: è il sedicesimo sbarco dalla mezzanotte sull’isola delle Pelagie. La lancia di 9 metri sulla quale viaggiavano, partita dalla cittadina libica di Zuwara, è stata intercettata a 6 miglia dalla costa, da una motovedetta della Guardia costiera.
Dalla mezzanotte, sull’isola, sono arrivate complessivamente 522 persone. Ieri, invece, c’erano stati un totale di 13 approdi con poco meno di 350 persone. L’hotspot è di nuovo in piena emergenzadopo la raffica di soccorsi al largo della più grande delle isole Pelagie e dopo gli approdi di numerosi barchini che sono riusciti a giungere direttamente la terraferma: fra Cala Pisana e molo Madonnina.
Al momento, a quanto pare, non sono previsti trasferimenti per provare ad alleggerire la struttura di prima accoglienza che ha una capienza massima di 350 posti.
“Dopo i 4 soccorsi effettuati ieri, a bordo di #SeaWatch3 abbiamo a bordo 428 persone, tra cui donne, bambini, una donna incinta di 9 mesi e un paziente con gravi ustioni costantemente monitorati dal team medico. Se non fossimo stati presenti quale sarebbe stata la loro sorte?”. Lo si legge in un tweet di Sea Watch.
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