Alla fine Berlusconi ha deciso di resistere al voltafaccia di Salvini e di Giorgia Meloni confermando la candidatura di Guido Bertolaso per Forza Italia alla carica di sindaco di Roma. Una “scelta convinta” pur esprimendo il rammarico che “a Roma non si sia potuta realizzare l’unità del centrodestra”. Berlusconi ha tenuto anche a ribadire che questa è una scelta convinta perché coerente con il principio del mantenimento della parola data: “una regola del nostro impegno politico”, ha detto, ricordando che sia Salvini sia la Meloni avevano accolto con favore la sua proposta di candidare l’ex capo della Protezione civile per la competenza dimostrata nell’affrontare situazioni di emergenza (e quella di Roma va considerata tale). Poi c’era stato il voltafaccia. “Non possiamo accettare – ha affermato Berlusconi – che gli accordi pubblicamente assunti vengano disattesi, men che meno per calcoli egoistici di partito. Per questa ragione, pur dispiaciuti che a Roma non si sia potuta realizzare l’unità del centrodestra, ribadiamo la nostra convinta scelta e il nostro deciso sostegno a Guido Bertolaso. Il suo curriculum non permette alcun dubbio al riguardo per le tante impegnative e complesse emergenze che ha saputo affrontare e risolvere, con competenza e decisione, nel corso della sua lunga carriera al servizio del Paese. Per questo – ha concluso – invitiamo i cittadini romani a scegliere il futuro sindaco di Roma non per simpatie e vicinanze politiche, ma avendo a cuore soltanto il loro concreto interesse e l’interesse della loro città”.
La reazione di Matteo Salvini intervistato dal Tg1: “Per me la questione è chiusa”. La reazione di Alfio Marchini (che pure rientrava tra le prime opzioni di Berlusconi, non accolta da Salvini e alla Meloni) su twitter: “Oggi anche formalmente il centrodestra è morto. E questa è un’ottima notizia. Bisogna andare oltre i vecchi schemi”.
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