“Evviva, deo gratias. I mestieranti della politica finalmente sono scesi da Forza Italia”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi, intervistato da Nicola Porro ad Atreju (la manifestazione giovanile di “Fratelli d’Italia”) a proposito dei parlamentari che hanno lasciato il movimento azzurro.
Se il premier Matteo Renzi proporrà l’abolizione della tassa sulla prima casa, aggiunge Berlusconi, “noi la voteremo, ma non lo proporrà, perché, essendo a capo di un partito di sinistra, un partito di sinistra non può proporre l’abolizione di una tassa”. Mentre a proposito del leader della Lega Nord ha detto: “Chapeau a Salvini per il modo con cui sa parlare alla pancia della gente, può essere molto utile per il centrodestra”.
Sulle soluzioni per superare la questione dei nomadi “sono meno d’accordo con Salvini. Lui pensa di risolvere il problema con le ruspe, non è così facile”.
Il sistema delle primarie, dice Berlusconi, è “accoglibile, plausibile se non c’è un leader carismatico, se ci sono delle seconde file”. “I leader -aggiunge- prima o poi vengono fuori, come è accaduto con Renzi. Io non mi tiro indietro per senso di responsabilità verso il mio Paese e i miei concittadini, quando mi sarà restituito lo splendore dell’innocenza dalla Corte dei diritti dell’Uomo di Strasburgo”.
Berlusconi parla poi delle riforme in discussione che, dice, sono “un pasticcio pericoloso“, perché avere una sola Camera che dà la fiducia al governo, eletta con una legge elettorale che attribuisce il premio di maggioranza ad una sola lista, porta ad “una pericolosa deriva autoritaria”.
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