BUFERA SU CAMPIDOGLIO E PD/ Video con lite e minacce: Albino Ruberti, come chiesto dal segretario dem Enrico Letta, si dimette da capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Mentre Francesco De Angelis ritira la candidatura alla Camera

di SERGIO TRASATTI/ La bufera che ha investito Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco Roberto Gualtieri, dopo che il quotidiano “Il Foglio” ha pubblicato un video che mette fortemente in imbarazzo il numero uno dello staff di Palazzo Senatorio, porta pesanti conseguenze in Campidoglio e non solo. Si tratta di un litigio furioso avvenuto fuori da un ristorante di Frosinone, durante il quale Ruberti, detto “Rocky” per il suo temperamento, urla contro alcuni commensali, minacciandoli.

Le dimissioni di Ruberti. Albino Ruberti (nella foto) ha rassegnato le sue dimissioni con una lettera inviata al sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri. Ma non basta: l’ex assessore regionale, e già europarlamentare del Pd, Francesco De Angelis, con una mail inviata al Nazareno (sede dei dem), ha ritirato la propria candidatura alla Camera. Proprio Francesco De Angelis con il fratello Vladimiro è infatti tra i protagonisti del video.

La lettera di Ruberti al sindaco Gualtieri. Nella missiva, Albino Ruberti rivolto al primo cittadino di Roma scrive: “Per evitare strumentalizzazioni che possano ledere il tuo prestigio e quello dell’istituzione che rappresenti, con la presente rimetto il mio mandato da Capo da Gabinetto. Illustrissimo sindaco, in merito al video pubblicato nella serata di giovedì dal quotidiano ‘Il Foglio’ confermo che quanto avvenuto trattasi di un litigio verbale durante una cena privata, che nulla ha a che vedere con il mio ruolo istituzionale. In particolare, ho reagito con durezza alla frase ‘mi ti compro’, che pur non costituendo in sé una concreta proposta corruttiva, mi ha portato a chiedere con foga sicuramente eccessiva e termini inappropriati, di ritirarla immediatamente perché l’ho considerata lesiva della mia onorabilità. Sono a disposizione per ogni chiarimento che riterrai necessario e, per evitare strumentalizzazioni che possano ledere il tuo prestigio e quello dell’istituzione che rappresenti, con la presente rimetto il mio mandato da Capo da Gabinetto”.

I fatti nel dettaglio. Nel video pubblicato dal Foglio, Albino Ruberti si scaglia contro tale Vladimiro e cita un certo Adriano. Fra i testimoni oculari c’è anche Francesco De Angelis, ex assessore regionale e già europarlamentare del Pd, ora candidato alle prossime politiche per il Pd; è il fratello di Vladimiro. Alla lite assiste e cerca di riportare la calma, senza riuscirci, Sara Battisti, consigliere regionale del Pd, originaria di Frosinone, nonché compagna del capo di gabinetto del Comune di Roma. “Vi sparo, vi ammazzo. Vi dovete inginocchiare”, urla Ruberti, alludendo anche a una imprecisata ma evidentemente inaccettabile richiesta che avrebbe ricevuto a tavola.

Il tutto è avvenuto in un ristorante di Frosinone circa due mesi fa. Un video che ha messo fortemente in imbarazzo il Pd locale e nazionale, viste le imminenti elezioni politiche. Ruberti, che in un primo momento aveva minimizzato l’accaduto parlando di una lite di stampo calcistico, si è dimesso da capo di gabinetto. Enrico Letta, segretario del partito, molto contrariato da quanto accaduto, aveva infatti chiesto un atto riparatore immediato. L’altra conseguenza è il ritiro della candidatura dell’ex assessore regionale, e già europarlamentare del Pd, Francesco De Angelis che, da quanto raccontano alcune fonti, sarebbe stata offerta per evitare strumentalizzazioni, sottolineando che quella dell’esponente dem di Frosinone era una candidatura “non in posizione eleggibile, ma di servizio”.

Il commento di Enrico Letta alle scelte fatte dagli interessati. “Entrambe scelte giuste e doverose”, ha detto il segretario del Pd interpellato sulle dimissioni di Albino Ruberti da capo di gabinetto del sindaco di Roma e sul ritiro della candidatura alla Camera di Francesco De Angelis, in seguito al video divulgato da “Il Foglio”. Una gran brutta pagina di politica; una brutta macchia per il Pd e per il sindaco di Roma Gualtieri.

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