Tanto rumore per nulla. Dal punto di vista del gioco, delle giocate e delle emozioni, Juventus-Napoli ha deluso le attese. Al “Festival per lo scudetto”, al “Super Bowl” del calcio italiano, alla “All Star Game” pedatoria, ha prevalso la paura di perdere. Gara brutta e bloccata fin da subito; una partita decisa da un episodio, il gran tiro di Zaza leggermente deviato da Albiol. Un lampo nel buio arrivato all’88’ dopo che l’ex attaccante del Sassuolo aveva preso il posto di Morata. Pertanto, è ststa la classica super sfida destinata al pareggio, allo 0-0 nello specifico, decisa poi da una “riserva” bianconera. Ennesimo segnale di una superiorità juventina a livello di rosa nei confronti dei partenopei; una rosa che consente di sostituire degnamente i tanti infortunati. Chiellini su tutti. In sintesi. il pari per quanto visto in campo sarebbe stato più giusto. E così, come se avesse vinto il Napoli non avrebbe rubato nulla, non ha rubato niente la Vecchia Signora portandosi a casa questo prezioso 1-0 che la lancia in vetta alla classifica per la prima volta in questa stagione dopo 4 scudetti consecutivi. Sorpasso agli azzurri di Sarri a coronamento di una straordinaria “remuntada” farcita da ben 15 vittorie consecutive in campionato; sono 18 se ci aggiungiamo quelle di Coppa Italia. La serie magica napoletana invece si ferma a 8. Un girone fa la compagine di Allegri (bravissimo) era 15°, oggi è al comando con un punto di vantaggio sul Napoli. Juventus, una macchina costruita per vincere, accade da sempre. E’ nel dna del club degli Agnelli (nella foto Ap-Gazzetta dello Sport: la gioia di Buffon e compagni al termine della gara).
Prospettive scudetto. Adesso bisognerà vedere quale sarà, se ci sarà, il contraccolpo psicologico sulla compagine campana, che stasera ha palesato il famoso “braccino” del tennista. La Juve è sicuramente più abituata a gestire certi match, è più abituata a lottare per il titolo. In questo senso ci sono differenze su tutti i fronti: tra i tecnici, tra i calciatori e tra i dirigenti delle due parti. Comunque, la strada è ancora lunga e il vantaggio bianconero è esiguo: tutto può ancora succedere. Ci sono altri 13 turni di campionato da giocare. Inoltre, pur perdendo allo Stadium, il Napoli ha dimostrato di essere una grande squadra, con tutti i crismi per vincere lo scudetto. Solo un dato fa riflettere: Higuain resta a secco e gli azzurri (stasera in maglia rossa) perdono. Un altro segnale che il team di Sarri è Higuain-dipendente. La settimana prossima tornano le Coppa Europee: l’allenatore dei partenopei dovrà essere bravo nel turn over in vista dei sedicesimi di finale di Europa League. Napoli atteso dal doppio confronto con gli spagnoli del Villareal. Mentre la Juventus, per effetto degli ottavi di finale di Champions League spalmati su più settimane, giocheranno martedi 23 febbraio a Torino l’andata contro il Bayern Monaco. La vittoria di oggi contro il Napoli è una gran bella iniezione di fiducia per i bianconeri chiamati all’impresa contro la super armata di Guardiola.
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