CALCIO, CAOS CALMO/ Stop da coronavirus, ennesimo nulla di fatto nell’assemblea della Lega di A. Trattativa a oltranza sul taglio degli stipendi dei giocatori. Si naviga a vista per un’eventuale ripresa

di FABIO CAMILLACCI/ Il calcio italiano continua a decidere di non decidere. Su tutto. Al momento, il tema caldo è l’eventuale taglio degli stipendi degli atleti. Un tema che è stato al centro dell’odierna assemblea della Lega di Serie A, andata in scena ovviamente in conference call causa emergenza coronavirus. Circa due ore di riunione durante le quali non è emerso praticamente niente; solo tanta confusione e incertezza. Altro argomento trattato: l’eventuale ripresa del campionato. Su questo aspetto, la Lega in un nota ha scritto: “La ripresa del torneo verrà presa in considerazione solo quando le condizioni sanitarie lo permetteranno. Ci atteniamo ai decreti del Governo, tenendo in primaria considerazione la tutela della salute degli atleti e di tutte le persone coinvolte”.

La questione stipendi. L’intenzione sembra essere quella di portare avanti il dialogo con l’Associazione italiana calciatori. L’Aic, il sindacato dei giocatori, nei giorni scorsi ha respinto la proposta della sospensione dei pagamenti per quattro mesi mettendo sul tavolo un congelamento di un mese solo. Tornando al punto relativo alla ripresa, durante l’assemblea in pratica è stata rappresentata la posizione emersa dal tavolo di lavoro tra Uefa, Eca e Leghe Europee, favorevole al completamento delle competizioni nazionali e continentali.

La nota conclusiva della Lega Calcio di A. Il comunicato finale recita: “Nell’affrontare i diversi scenari, che restano incerti, la Lega Serie A, con la partecipazione dei rappresentanti delle società proseguirà tramite i tavoli di lavoro già costituiti ad analizzare l’impatto e le conseguenze del Covid-19 a livello medico, economico, normativo, sportivo e di risk assessment (la valutazione del rischio, ndr) per i Club e per la stessa Lega”. Insomma, ancora tutto in alto mare, si naviga a vista; e non può essere altrimenti alla luce di quanto sta accadendo nel nostro Paese per colpa di questo maledetto virus.

Commenta per primo

Lascia un commento