di FABIO CAMILLACCI/ Bel risultato sportivo per la Capitale. Nelle semifinali di Coppa Italia, Roma e Lazio si sfideranno in un doppio “Derby del Cupolone”; da non perdere. E se come sembra, presto verranno tolte le barriere, magari torneremo ad assistere a un vero derby con le due magnifiche Curve dell’Olimpico piene e colorate (foto a sinistra). Sarebbe ora. Un derby come fu derby per la finalissima di Coppa Italia del 26 maggio 2013 vinta dalla Lazio per la disperazione dei romanisti. Ma anche l’inizio di una sorta di maledizione per i biancocelesti: da quel giorno, infatti, la Lazio non ha più vinto un derby. Come avrete intuito, o magari già saprete, in semifinale termina la fase a eliminazione diretta e ci si gioca l’accesso alla finalissima con gare di andata e ritorno. Nell’altra parte del tabellone si sfideranno Juventus e Napoli. Insomma, due semifinali da urlo: un ottimo risultato per la spesso bistrattata Coppa Italia.
Totti decisivo al 97′. Dopo l’impresa dei cugini laziali sul campo della lanciatissima Inter, la Roma contro il Cesena fa il suo: si limita a vincere con grande sofferenza e solo grazie a un rigore concesso dall’arbitro Maresca al 95esimo e trasformato dal Capitano due minuti dopo. Un penalty molto contestato dai romagnoli. Ma, un rigore che a norma di regolamento c’è. Forse “generoso” ma c’è. Dal dischetto, l’intramontabile Francesco Totti è freddissimo e non sbaglia: destro secco basso che il portiere Agliardi può solo intuire. Al termine Spalletti ha definito Totti: “Il Muhammad Alì del calcio”. Applausi al Cesena di Camplone che ha giocato da squadra di Serie A pur essendo terz’ultima in B.
Il match. La squadra di Spalletti sbaglia l’approccio alla gara sottovalutando il Cesena e nel primo tempo viene salvata solo dalle grandi parate del portiere di Coppa: il brasiliano Alisson. Nella ripresa la musica cambia anche grazie all’ingresso di Nainggolan che ispira il gol del vantaggio romanista: El Shaarawy rifinisce per Dzeko il quale dopo aver sbagliato tanto in precedenza, stavolta non sbaglia. La gioia giallorossa dura poco: Alisson si scontra con Manolas, frittatona e Garritano a porta vuota insacca. Incredibile. Un pensiero nefasto risuona: Garritano fa rima con Genzano. Genzano chi? Antonio Genzano che quando nel 1982 indossava la maglia del Cesena, fece piangere la Roma: una sua rete in “zona Cesarini” regalò ai romagnoli uno storico successo per 1-0. Per la cronaca, Genzano segnò al termine di uno straordinario contropiede dell’austriaco Schachner. Così, proprio quando si profilano i tempi supplementari, Agliardi commette fallo su Strootman e l’arbitro fischia il rigore che decide la partita: 2-1 per la Roma e giallorossi in semifinale dove li attende come detto, una doppia e temibile stracittadina. Una bella soddisfazione per questa disastrata Città di Roma (nella foto in home page: l’abbraccio di tutti i compagni a Totti).
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