di FABIO CAMILLACCI/ De Rossi-Immobile. I gol dei giocatori di Roma e Lazio, giocatori ultimamente in gran forma, regalano tre punti importanti alla Nazionale. L’Italia di Ventura a Palermo contro l’Albania doveva vincere e ha vinto: un 2-0 che consente agli azzurri di tenere il passo della Spagna in vetta al gruppo G di qualificazione al Mondiale 2018 e stasera vittoriosa per 4-1 contro Israele. Una bella di sport in terra di Sicilia macchiata dalle intemperanze dei tanti tifosi albanesi presenti sugli spalti. Un bel colpo d’occhio: da una parte tutto azzurro, dall’altra tutto rosso. Però i troppi fumogeni lanciati in campo hanno costretto l’arbitro alla sospensione temporanea del match a inizio ripresa. Domanda: all’Olimpico di Roma sono state messe le barriere (che ora pare verranno tolte del tutto dopo l’abbassamento) e a Palermo gli ultras albanesi riescono a far entrare un arsenale all’interno dello stadio? E i controlli all’ingresso dove sono? In tempi di allarme terrorismo c’è qualcosa che non quadra. Come sono passati fumogeni e petardi sarebbero potute passare armi pesanti. Stranezze e contraddizioni italiche. Per non dire di peggio. Detto della parte più brutta della serata, aggiungiamo che per l’Italia resta la preziosa vittoria che dovrebbe consentire alla nostra Nazionale di blindare il secondo posto utile almeno per gli spareggi, in attesa di cercare magari il colpaccio a settembre in Spagna.
Le scelte tecniche di “Ace” Ventura. Il c.t. di fatto non si discosta dalla formazione provata con più continuità a Coverciano: la virata sullo spregiudicato 4-2-4 è confermata. Dunque Candreva e Insigne esterni da doppia fase, con Immobile-Belotti attaccanti centrali. Alle loro spalle le coppie Verratti-De Rossi e Barzagli-Bonucci, con Zappacosta e De Sciglio laterali della linea a quattro. Invece De Biasi, che pure non ha tantissime alternative, disegna un’Albania a sorpresa: senza centrali difensivi titolari il c.t. albanese si affida al duo “italiano” Veseli-Ajeti (rispettivamente di Empoli e Torino), ma abbassando in mezzo a loro Kukeli. E’ difesa a tre, o meglio 4-5-1 con il napoletano Hysaj a spingere a destra e Agolli sull’altra fascia e con Çikalleshi unica punta, ad aprire spazi per le rare incursioni centrali dell’ex granata (oggi al Bari) Basha e Memushaj (Pescara) e dalle fasce di Lila e soprattutto Roshi, che gioca sempre uno contro uno su Zappacosta e sulle “uscite” di Barzagli ed è nettamente il più pericoloso dei suoi.
Il primo tempo. E’ come se l’Italia ci mettesse un po’ a metabolizzare la sorpresa tattica. E l’Albania con Çikalleshi, ispirato da Roshi, prova a sorprenderla subito: il sinistro del centravanti non finisce lontano dal palo alla sinistra di Buffon. Si preannunciano difficoltà per districarsi nel traffico della ragnatela ad alta densità organizzata da De Biasi, ma dopo 10’ è grazie ad un fallo ingenuo, ma netto, di Basha che travolge in area Belotti, che De Rossi può andare sul dischetto e segnare il suo 20° gol azzurro, il 3° qui a Palermo (foto Ansa). L’ideale per andare finalmente in discesa, ma l’Italia sembra fin troppo tranquilla, il gioco non decolla e la partita si assesta su un ritmo sonnacchioso. Prevedibile forse, visto il necessario rodaggio di un sistema di gioco comunque sostanzialmente nuovo: fatto sta che si intravedono solo tracce del 4-2-4 velenoso che è nei progetti di Ventura, con Candreva a sorpresa ma regolarmente più alto di Insigne, che arretra spesso per garantire equilibrio anche nelle coperture difensive. Insomma, nonostante qualche spunto di Verratti, positivo anche in fase difensiva, la squadra di Ventura fatica ad arrivare in porta trovando spazi limpidi, occasioni pulite. La prima vera, a seguire un colpo di testa alto di De Rossi (38’), si annota solo dopo 43’: porta chiusa bene da Strakosha su tentativo di Belotti, cercato finalmente in profondità da Verratti. Ma prima e dopo c’è anche spazio per due tentativi di pareggio albanese. Affidati entrambi a Roshi: ostacolato da Buffon al 22’ (tiro centrale) e dalla sua stessa precipitazione al 45’, con un destro a giro indirizzato male verso la porta azzurra. Per l’Italia poteva essere un brivido ben peggiore.
La ripresa. Dopo un paio di minuti abbondanti di scoppio di petardi provenienti dalla curva dei tifosi albanesi (che già nel primo tempo avevano disturbato la gara con il lancio in campo di fumogeni) al 12’ l’arbitro sloveno Vincic è costretto a interrompere la gara, chiamando le due squadre nel tunnel verso gli spogliatoi. La decisione comporterà inevitabili sanzioni nei confronti dell’Albania (si va da una forte multa alla possibilità di una gara a porte chiuse) ma fortunatamente non impedisce, dopo quasi 10’ di stop, la ripresa della partita. Il copione non cambia, forse con l’Albania un po’ più schiacciata e l’Italia più precisa nella ricerca dell’uomo in grado di guardare la porta. Per due volte è pericoloso Candreva, con un tiro da fuori (16’) e poi un faccia a faccia con Strakosha, ancora bravo in uscita, dopo lancio a scavalcare la difesa albanese (20’). Ma il cross decisivo è quello di Zappacosta: Immobile, anche lui fin lì piuttosto grigio, salta in testa a Hysaj e deposita morbido sull’altro palo il pallonetto di testa del 2-0. Da De Rossi a Ciro, il romanista e il laziale, stasera decisivi per la Nazionale di “Ace” Ventura.
Una vergogna i tifosi ultras albanesi…spero che la FIFA faccia qualcosa contra loro.
Partita non cosi facile pero si sa che Italia e piu forte e cosi ho fatto anche una scommessa (anche con Spagna-Israel e Croazia-Ucraina ho messo un “1” 🙂 ). Belli pronostici si trovano su questo sito http://www.i-bookmakers.it/