CALCIO, OPERAZIONE RIPARTENZA/ Consiglio Federale avanti tutta: a sorpresa, con A e B, deliberata anche la ripresa della Serie C. Il presidente della Lega Pro Ghirelli: “Noi non siamo in grado di portare a termine la stagione”

Il Consiglio Federale fa scattare ufficialmente l’operazione ripartenza dopo il lockdown da coronavirus. Una ripartenza non solo per la Serie A ma anche per B e la C, che tempo fa la Lega Pro aveva chiuso in anticipo decretando pure le promozioni tra i cadetti. Stop invece a tutti i campionati dilettantistici, compresi quelli femminili. Ovviamente, il Consiglio Federale di mercoledi 20 maggio produce frutti anche grazie all’accelerazione di martedi 19, con il protocollo sanitario per gli allenamenti a pieno regime approvato dal Comitato tecnico-scientifico; un passo avanti cruciale verso la ripresa della stagione calcistica 2019-2020. Peraltro, puntando i riflettori sulla A, si parla di un campionato che potrebbe procedere con meno fiatone rispetto alle previsioni. Nel comunicato ufficiale infatti c’è scritto che c’è tempo fino al 20 agosto per completare i tornei. Con chiusura definitiva il 31 agosto (nella foto in home page: il presidente della Figc Gravina e quello della Lega Pro Ghirelli).

Nel caso di una nuova sospensione, scatteranno playoff e playout per i verdetti finali. Ma scatteranno solo come piano B. Previsto addirittura anche un piano C presentato così: “Nel caso di interruzione definitiva, la classifica sarà definita applicando oggettivi coefficienti correttivi”. Comunque, il nuovo termine ultimo fissato al 20 agosto non sta a significare un cambio della tabella di marcia. Figc e Lega infatti confermano di voler lavorare per partire con la serie A sabato 13 giugno. Nella speranza che il governo decida di cambiare la norma che vieta qualsiasi tipo di evento, anche a porte chiuse, fino a domenica 14.

I tempi. Di fatto per la Serie A restano gli stessi: partenza il 13 giugno e chiusura entro il 2 agosto anche se il termine previsto dalla Uefa prima di dare spazio alle coppe europee potrebbe non essere perentorio. Per B e C (dove è più forte l’ipotesi playoff e playout senza terminare la regular season) c’è invece tempo fino al 20 agosto. Infine, sulla A femminile il Consiglio Federale informa: “Verificheremo nei prossimi giorni le eventuali condizioni di ripresa”. Mentre, per quanto riguarda i tesseramenti dei calciatori professionisti per la stagione sportiva 2020-21, il Consiglio federale ha deliberato quanto segue: “I termini di deposito dei contratti preliminari vanno dal 1 giugno al 31 agosto”.

Le reazioni al termine. Il presidente della Lega di Serie B Mauro Balata ha commentato: “E’ passata la linea a cui abbiamo dedicato diversi mesi di lavoro e che è sempre stata coerente con la volontà di tutta la Lega B di ripartenza nel segno del merito sportivo. Sono molto soddisfatto dell’esito della riunione di oggi in Federcalcio con un grande lavoro anche del presidente federale Gravina che ringrazio. Ora avanti con le riforme necessarie a mettere in sicurezza il sistema e per questo non più rimandabili”.

Il grande sconfitto: il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. Colui che pochi giorni fa aveva deciso di chiudere in anticipo la stagione di Serie C con tanto di promosse in B, al termine ha dichiarato: “Devo parlare il linguaggio della verità: quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla. La Serie C ha una sua evidente specificità nel campo professionistico, altrimenti non si capirebbe perché ci sono A, B ed appunto Serie C. Noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche i sessanta medici sociali, dovevamo fare gli ipocriti e non parlare il linguaggio della verità? Il calcio va veramente riformato nella sua cultura. Noi non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguardare la salute”. Sono cose che succedono nel caos che da tempo sta travolgendo il calcio italiano.

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