Contrariamente a quanto accade in Italia, in Inghilterra si gioca praticamente sempre. Nessuna sosta per le festività natalizie: va in scena il tradizionale “Boxing Day”. Ed è una Premier League in Reds: la seconda trasferta consecutiva a Liverpool è infatti fatale per il Leicester. La squadra di Claudio Ranieri, dopo aver battuto l’Everton, cade ad Anfield Road dopo dieci risultati utili di fila (non perdeva dal 2-5 con l’Arsenal del 26 settembre scorso, da allora otto vittorie e due pareggi), rimediando il primo k.o. esterno in campionato. Il gol che decide il match è firmato da Benteke (foto Afp-Gazzetta.it), entrato al 38′ al posto di Origi: il tocco in scivolata del centravanti belga sull’assist di Firmino abbatte la resistenza delle “volpi”. Al 95′ Benteke divora il bis, con la porta praticamente deserta perché Schmeichel non è riuscito a rientrare dopo l’escursione in avanti per l’ultimo assalto: Klopp e Ranieri ci ridono sopra. Il Leicester paga la giornata difficile di Vardy (non stava benissimo) e di Mahrez: inutile il sussulto d’orgoglio finale.
Tracollo “Gunners”. Ranieri resta comunque al comando del campionato inglese grazie alla clamorosa caduta dell’Arsenal che nel posticipo serale, con una vittoria, sarebbe andato al comando da sola e invece ha subìto un’autentica lezione dal Southampton. Pur privi di Pellè, i Saints hanno vinto 4-0 demolendo la squadra di Wenger: si sono scatenati sbloccando il risultato al 19′ con Martina e dilagando nella ripresa con le reti di Long (doppietta) e José Fonte. Dopo tre vittorie di fila si ferma così anche la marcia dei Gunners.
“Citizens” in rimonta. La prima delle grandi ad ad approfittare del k.o. del Leicester è il Manchester City: 4-1 al Sunderland. Gara chiusa dopo appena 22’: i gol di Sterling (12’), Yaya Tourè (17’) e Bony (22’) tramortiscono il portiere italiano Mannone. In apertura di ripresa (54’) il 4-0 di De Bruyne, poi Borini firma la rete del Sunderland. Bony sbaglia il rigore del 5-1, ma la notizia peggiore è il nuovo infortunio di Kompany. Il belga entra al 61’ al posto di Otamendi e otto minuti deve uscire per un problema al ginocchio.
United, esonero sempre più vicino per Van Gaal. I Red Devils crollano sul campo dei Potters sotto i colpi di Bojan e Arnautovic che chiudono il match già nel primo tempo. Terzo k.o. di fila per il Manchester e tecnico olandese vicino all’esonero
Chelsea, un’altra stecca. Sale anche il Tottenham, che blinda il quarto posto: 3-0 al Norwich, con la doppietta di Kane (26’ su rigore e 42’) e il tris finale di Carroll (80’). Il Chelsea non riesce a festeggiare il ritorno di Hiddink sulla panchina del Blues. La doppietta di Diego Costa (32’ e 65’) non basta: il Watford va a segno con Deeney su rigore (fallo sconsiderato di mano di Matic) e con il solito Ighalo (il tiro del centravanti è sporcato da Cahill), poi Oscar fallisce un rigore (Hazard abbattuto da Behrami) spedendo il pallone in curva: il 2-2 è sacrosanto. Il West Ham non passa a Birmingham: con l’Aston Villa è 1-1. Londinesi avanti con Creswell al 45’, pareggio di Jordan Ayew su rigore al 62’: fallo di Ogbonna su Gestede. Lo Swansea supera il WBA 1-0: Ki Sung-yueng al 9. L’unico zero a zero matura tra Bournemouth e Crystal Palace: un punto a testa e molti rimpianti. L’altro stava per materializzarsi al St. James’ Park, ma al 93′ ecco il colpo di testa di Cleverley che lancia l’Everton e piega il Newcastle, ricacciandolo in zona retrocessione.
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