di FABIO CAMILLACCI/ Questo 2017 del calcio italiano si chiude all’insegna delle novità. Non bastava la Var o il Var, insomma: la moviola in campo, che sta rovinando la bellezza del calcio e che viene usata male e a discrezione. Dopo più di 30 anni si è tornati infatti a giocare durante il periodo delle festività natalizie. Niente sosta, niente vacanze per i calciatori. Calcio a Santo Stefano, come il tradizionale “Boxing Day” britannico di Premier League. E già: da sempre ci piace imitare quanto fanno all’estero, siamo da sempre un Paese esterofilo. L’erba del vicino è sempre più verde. Rispetto a quanto accade in Inghilterra, però, da noi si è giocata una gara valida per i quarti di finale di Coppa Italia, non per il massimo campionato. Il primo quarto di finale della coppa nazionale: Lazio-Fiorentina 1-0, gol di Lulic nel primo tempo (foto). La bella Lazio del bravo Simone Inzaghi non ha lasciato scampo ai viola, reduci da una striscia positiva in campionato. Risultato bugiardo per quanto visto in campo: la squadra gigliata dell’ex Pioli in pratica ha tirato in porta solo una volta con Chiesa. Lazio prima semifinalista.
Calcio senza sosta tra coppa e campionato. Ma non è finita qui. Mangeremo pane e pallone fino a fine anno, praticamente tutti i giorni. Mercoledi 27 dicembre si giocherà l’altro quarto di Coppa Italia, il piatto forte del tabellone: il derby Milan-Inter (la vincente sfiderà la Lazio in semifinale). Venerdi 29 poi sarà nuovamente campionato con l’anticipo dell’ultima di andata Crotone-Napoli. I partenopei vincendo sarebbero aritmeticamente campioni d’inverno visto che hanno un punto di vantaggio sulla Juventus impegnata sabato sera 30 dicembre al Bentegodi contro l’Hellas. E l’intero turno si completerà proprio alla vigilia di San Silvestro. Da calendario spiccano: Fiorentina-Milan e soprattutto Inter-Lazio. La Roma ospita il Sassuolo.
Scudetto: una sfida tra Napoli e Juventus? Questo almeno hanno detto le gare della 18° giornata con la vittoria dei bianconeri contro una Roma bella solo a tratti, sostanzialmente solida, ma, terribilmente sterile in attacco e senza un gioco ben preciso. Mentre la Vecchia Signora invece come evidenziammo la settimana scorsa, è tornata quella di un tempo: forte, compatta, rocciosa e vincente. Gli azzurri di Sarri invece pare abbiano ritrovato birra nelle gambe, anche se battere la Samp al San Paolo prima di Natale, non è stata una passeggiata. La difesa azzurra scricchiola. Al contrario l’Inter, come la Roma, è involuta. A Reggio Emilia contro il Sassuolo, seconda sconfitta consecutiva per la squadra di Spalletti. La ruota d’altronde gira, e adesso i nerazzurri, dopo aver beneficiato di tanta fortuna, stanno pagando lo scotto. Prima o poi i nodi vengono al pettine, caro Don Lucio da Certaldo.
La crisi del Milan e le altre. L’ennesima sconfitta del Milan (0-2 al Meazza contro un’Atalanta che ha ripreso a volare) ormai non fa più notizia. Nuova contestazione e tanti fischi per Donnarumma. Gattuso in piena confuione, squadra allo sbando, dirigenza inesistente. Tradotto: il Milan è sempre più un disastro tecnico e finanziario. Il crack totale è dietro l’angolo e sono in tanti a parlare di imminenti dimissioni di “Ringhio”. La nuova Udinese di Oddo continua a stupire e a risalire la classifica: il poker all’Hellas vale l’aggancio allo stesso Milan e al 9° posto in coabitazione con rossoneri e Torino, quest’ultimo rimontato da 2-0 a 2-2 dall’ottima e mai doma Spal. Il Benevento fanalino di coda continua a perdere: a Marassi 1-0 per il Genoa di Ballardini che allunga la serie positiva. Nel carniere, per i giallorossi sanniti, rimane quindi quel misero punticino strappato al derelitto Milan in extremis e con gol del portiere. Ora i botti di fine anno, poi, forse, i botti di mercato: è tutto pronto per l’apertura della sessione invernale.
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