Manca ancora l’ufficialità (mancano le firme sui contratti) ma Andrea Pirlo è ormai pronto a sbarcare nel calcio americano. Da Miami, dove stava in spiaggia per una prima tranche di vacanza il centrocampista italiano si è spostato allo Yankee Stadium per assistere dal vivo, per la prima volta, a una performance della sua futura squadra : Nycfc. Dunque, tutto alla luce del sole e a quella delle telecamere che lo inquadrano, perché la notizia è di dominio pubblico da giorni, anche se per motivi regolamentari (la finestra trasferimenti Mls inizia l’8 luglio) si evitano i commenti.
Il metronomo in campo. Pirlo scende addirittura in campo, si fa un giro prima del fischio d’inizio sul manto erboso che ricopre la terra battuta del campo da baseball (quello che provoca dissenso fra i giocatori per nulla contenti della superficie) assieme all’altra stella Frank Lampard, lui sì ormai sotto contratto da tempo che si unirà alla squadra a metà luglio. Il centrocampista della Juve, anzi l’ex, assiste al derby, al fianco dell’ex Chelsea e Manchester City, ma non porta granché fortuna, perché la formazione del Bronx perde dai cugini New York Red Bull, che invece hanno lo stadio in New Jersey, per 3-1, fra l’altro dopo essere andati in vantaggio per 1-0.
Poi, Pirlo si dilegua poco prima del fischio finale. C’è una macchina che l’aspetta e lo porta rapidamente in aeroporto dove s’imbarca per l’Europa per l’ultimo spezzone di ferie nel regno estivo dei calciatori: Formentera. Ora anche i ligi p.r. della franchigia sorridono, dicono e non dicono, usano i verbi al condizionale. Ma i fatti sono semplici e trapelano da molte fonti che chiedono anonimato: l’acquisto di Pirlo verrà annunciato già mercoledì o giovedì, senza la presenza del giocatore, appunto già ripartito. Sullo stipendio si glissa, ma la cifra sarà simile a quella della altre grandi star della Mls, cioè almeno 6-7 milioni di dollari a stagione (dovrebbe firmare per 18 mesi). Il rientro nella Grande Mela è previsto per il 21 luglio e il debutto per il 26 in casa contro l’Orlando City, la squadra di Kakà. Se sarà titolare, o entrerà dalla panchina, dipenderà soprattutto dalla sua condizione fisica.
Il pubblico è eccitato dalla vista dell’azzurro. A un certo punto, tutto lo stadio (esaurito: 48.047 spettatori) fa partire il coro da brividi: “We want Pirlo”, vogliamo Pirlo. E di Pirlo, ma anche di Lampard, c’è un gran bisogno. Il Nycfc ha lacune proprio a centrocampo, mentre il reparto che ha bisogno di un’altra drastica sistemata è la difesa. Ma pure in questo settore, l’ex capitano della Nazionale Usa e ora gm della società, Claudio Reyna, ha già firmato l’esterno difensivo dell’Atletico Bilbao (più di 400 presenza con la maglia biancorossa) Andoni Iraola. Si fa vedere allo stadio anche Raoul, che gioca nei New York Cosmos, la terza franchigia newyorkese che però non fa parte della Mls, venuto per salutare il connazionale David Villa, rimasto a secco. Lui su Pirlo s’illumina: “Grandissimo campione, il Nycfc ha fatto un affare d’oro. Riempiranno lo stadio solo per vederlo”, dice infischiandosene del fatto che non ci sia nero su bianco. La squadra era in serie positiva da quattro giornate (tre vittorie e un pari), ma in 17 partite ha raccolto 17 punti ed è penultima nella classifica della Eastern Conference. Sì, Pirlo e Lampard sembrano proprio i ricostituenti di cui ha bisogno (nella foto LaPresse-Gazzetta.it: Pirlo acclamato a New York).
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