di FABIO CAMILLACCI/ Un altro lungo corteggiamento del calciomercato estivo va a buon fine: Blaise Matuidi è un nuovo giocatore della Juventus. Al Paris Saint Germain vanno 20 milioni di euro più bonus; al giocatore un triennale da 3,5 milioni annui. Dopo lo sbrco all’aeroporto di Caselle, il calciatore ha raggiunto il JMedical bianconero per le visite mediche di rito. Che il centrocampo fosse il reparto da puntellare in casa Juventus, era chiaro da tempo: lo scrivemmo anche dopo la finale di Supercoppa italiana. A fugare ogni dubbio ci aveva pensato l’alto dirigente juventino Beppe Marotta proprio prima della sconfitta contro la Lazio, dicendo: “Arriverà un centrocampista importante”. Insomma, il profilo di Matuidi: il mediano della nazionale transalpina è infatti il classico giocatore “box to box”, fisicamente dominante e di corsa. Nella stagione 2011/2012, è stato in testa alla classifica dei recuperatori di palloni. A questo si somma anche un’ottima capacità di inserirsi: Matuidi con il Psg ha segnato 33 reti fornendo 30 assist. La Juve, come detto e scritto già in passato, aveva in mano il centrocampista francese, 30 anni, da qualche settimana. Lo ha congelato per vedere se nel frattempo avrebbe chiuso per giocatori più giovani e futuribili a medio termine: da Emre Can a Strootman. Per non parlare del sogno Milinkovic-Savic, per il quale non c’è mai stata vera trattativa.
Matuidi: le caratteristiche tecniche. Il francese, mancino puro, è giocatore di grande forza fisica e dinamismo, capace di pressare e correre per gran parte dei 90′. Grande recuperatore di palloni, non disdegna gli inserimenti senza palla e ha anche un discreto numero di gol nei piedi (9 gol il primato stagionale, nel 2106/17, con una media che si aggira sui 5 all’anno). Non ha i piedi e le verticalizzazioni di Pjanic, non potrà mai dettare i tempi di gioco da regista basso, ma nel gioco corto sa essere affidabile. Dal punto di vista tattico, quindi, il vestito perfetto è quello di mezzala sinistra nel 4-3-3. In carriera ha anche giocato in reparti a due, dove però non può esprimere tutto il suo potenziale. Non è quindi azzardato pensare che Allegri lavori a un cambio di modulo. Ciò non significa che il 4-2-3-1 verrà messo in soffitta, visto anche il gran numero di attaccanti in rosa. Il centrocampo a tre potrebbe essere però una preziosa variante in un certo tipo di partite, per rafforzare il filtro di un centrocampo privo di grossi interditori; e proteggere meglio una difesa che ha evidenziato un’inedita fragilità. Inoltre da quel lato di campo gioca Alex Sandro: Matuidi è il giocatore ideale per scalare su quella fascia e offrire copertura. Che sia 4-3-3 puro o magari 4-3-2-1, con Dybala e Douglas (o Bernardeschi) dietro Higuain, Allegri ha le armi per rinnovare il suo arsenale.
Le altre trattative. La Roma sembra aver rinunciato del tutto a Mahrez. Per l’esterno algerino il Leicester non si accontenta dei 32 milioni più bonus offerti dai giallorossi, costretti ora a virare su altri obiettivi. Ma il d.s. romanista Monchi lavora anche per portare alla corte di mister Di Francesco, un centrale più affidabile di quelli che ha attualmente in rosa: Boateng del Bayern è il sogno, ma, si pensa pure a Nacho panchinaro di lusso nel super Real Madrid pigliatutto.
Sadiq è del Torino. La Roma intanto continua a lavorare in uscita. Il tecnico granata Mihajlovic ha ottenuto il rinforzo che voleva per l’attacco: il giovane bomber cresciuto nella Primavera romanista arriva in prestito con diritto di riscatto. Il 20enne promette: “Sfrutterò questa occasione”. Cairo soddisfatto: “E’ un talento emergente del nostro calcio”
Behrami torna in Italia. Tutto in famiglia: il centrocampista svizzero passa dal Watford all’Udinese, due club controllati dai Pozzo. Behrami si riaffaccia nel campionato italiano con un biennale con opzione per un’altra stagione. I bianconeri friulani saranno la sua sesta squadra italiana.
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