di FABIO CAMILLACCI/ Milanesi sempre più scatenate sul mercato: l’Inter prende anche Keita e continua a sognare Modric. Il Milan invece dopo aver rinforzato l’attacco con l’arrivo di Higuain, rinforza anche il centrocampo con Bakayoko. Inter e Milan dunque dopo tanti fallimenti scalano posizioni nella griglia di partenza del prossimo campionato, favorite dalla cosiddetta “finanza creativa” che consente di aggirare i paletti del “fair-play finanziario” Uefa. Ma procediamo per gradi. Come detto, è ufficialmente iniziata l’avventura interista di Keita Baldé. L’attaccante senegalese ha sostenuto le visite mediche presso la clinica Humanitas, poi ha firmato il contratto che lo legherà all’Inter per i prossimi cinque anni. Dopo le visite Keita ha raggiunto la sede del club nerazzurro per la firma: all’esterno, il giocatore è stato salutato da circa cento tifosi. L’ex Lazio arriva dal Monaco in prestito oneroso di 5 milioni, con diritto di riscatto fissato a 34 (“finanza creativa”). L’attaccante al suo arrivo ai microfoni di Sky ha detto: “Sono molto felice. Speriamo che vada tutto bene. Spalletti è stato molto importante per il mio arrivo qui. Speriamo in una grande avventura con l’Inter”. Keita, 23 anni, torna dunque in Italia dopo una stagione ai monegaschi, che lo scorso anno versarono 30 milioni a Lotito. Keita ritrova la Serie A dopo una stagione in Ligue 1 condizionata da qualche problema muscolare: 8 reti in 23 partite. Nell’ultimo anno alla Lazio invece ne aveva segnati 16 facendo lievitare il costo del suo cartellino.
Luka Modric. Il grande sogno nerazzurro non è ancora svanito. L’Inter non ha perso la speranza di portare a Milano il talento croato anche se resta totale la chiusura del Real Madrid a una possibile cessione. Florentino Perez dopo aver perso Cristiano Ronaldo non vuole perdere anche Modric. Intanto, il centrocampista, miglior giocatore del Mondiale di Russia, continua ad allenarsi con la solita professionalità, senza alzare polveroni e forzare la mano: ha giocato qualche minuto dell’amichevole contro il Milan vinta per 3-1 dai “Blancos” e sarà convocato per la Supercoppa europea in programma a Tallinn in Estonia a Ferragosto contro i cugini dell’Atletico. Capitolo chiuso? No, perché l’Inter una flebile speranza ancora la conserva. E si basa sulla volontà del giocatore, un desiderio più volte ribadito ai vertici del Real. Se dipendesse da lui sarebbe già a Milano per cominciare a 32 anni forse l’ultima grande avventura della sua meravigliosa carriera. Per la stampa spagnola, il calciatore resterà a Madrid, ma il suo rinnovo non è più così scontato come qualche giorno fa. Pertanto, finché non c’è la firma col Real, c’è speranza per l’Inter.
Milan, è il “Bakayoko day”. Puntualissimo alle 8 di questa mattina il centrocampista di origini ivoriane è arrivato alla clinica “La Madonnina”, nel centro del capoluogo lombardo, dove ha effettuato le visite mediche. Ha lasciato la struttura intorno alle 12.40. Più tardi ha svolto i test per ottenere l’idoneità sportiva. Poi di corsa a Casa Milan per la firma sul contratto. In felpa e pantaloni blu, il 23enne francese di proprietà del Chelsea si è presentato accompagnato da Federico Pastorello, intermediario dell’operazione tra i “Blues” e i rossoneri. Con ogni probabilità Bakayoko prenderà la maglia numero 14 che è libera. La maglia col numero 14 Bakayoko l’ha indossata già al Monaco e al Chelsea, in omaggio al 14° arrondissement di Parigi, il quartiere dove è cresciuto.
I dettagli dell’operazione. Per Bakayoko, un anno più altri quattro d’opzione, da esercitare eventualmente insieme al diritto d’acquisto definitivo. Per questa stagione sarà valido il prestito oneroso di 5 milioni, che il club londinese ha concesso pensando ai 35 che potrebbe poi incassare la prossima estate. Se il Milan lo riscatterà avrà trovato il mediano del futuro: Bakayoko sarebbe a quel punto un ventiquattrenne con esperienza in tre diversi campionati europei. Per essere meritevole di conferma dovrà far valere le sue doti: il gran fisico gli permette di uscire spesso vincitore dai duelli della mediana e gli è utile negli inserimenti da mezzala, in cui va però allenata la precisione sotto porta. Insomma, Milan e Inter fanno sul serio. Milano vuole tornare grande dopo tanti anni di anonimato calcistico.
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