Sulla candidatura dell’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso (foto), a sindaco di Roma il centrodestra si divide di nuovo: ha provveduto alla bisogna il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Il quale si è irritato per la frase che Bertolaso ha pronunciato (o avrebbe pronunciato) in una intervista radiofonica in cui dichiarava comprensione per la storica condizione dei rom. La reazione del capo leghista, che aveva dato due giorni fa il suo pieno assenso alla candidatura di Bertolaso, è stata la seguente: “Tra il sì della Lega a una candidatura e le elezioni ci sono i cittadini romani. Li ascolteremo, e poi decideremo. In base a quello ci sarà il nostro giudizio finale. Non accettiamo pacchetti chiusi”.
Irritazione della leader dei Fratelli d’Italia, Meloni, che ha trovato aberrante la retromarcia di Salvini arriva dopo i dissensi di altre fette del centrodestra sul quel nome: la corrente di Fitto e Nuovo centrodestra di Alfano che hanno dichiarato l’appoggio a Marchini, alcuni aderenti a Forza Italia, e la destra di Storace, il qualevuole candidare se stesso.
Di fronte a questo sconquasso Berlusconi ha deciso di rinviare l’ennesimo summit con Meloni e Salvini (che avrebbe dovuto esse quello definitivo) cogliendo al balzo la palla arrivatagli da Alitiero Matteoli, che ha convocato la commissione per l’individuazione delle candidature del centrodestra per le elezioni amministrative, indetta per mercoledì 24 febbraio. E allora il Cavaliere ha rinviato il vertice a tre ad una data successiva. Comunque lui si dice convinto che Bertolaso sia “l’unico professionista in circolazione capace di rimettere in sesto la Capitale. Non è il candidato di un partito – dice – ma deve essere il candidato di tutta la città, di tutti i romani che si preoccupano del loro bene e non di quello dei singoli partiti. Conto sul buonsenso dei romani e assicuro a Guido Bertolaso tutto il nostro sostegno”.
Ma la palla al balzo la coglie anche il leader dei Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto, il quale dice: “a maggior ragione, dopo le dichiarazioni di Salvini, ripropongo per l’ennesima volta l’unica soluzione ragionevole, finora pervicacemente rifiutata dal centrodestra: fare le primarie, e lasciare la decisione agli elettori. Noi siamo con Marchini, con convinzione. Chi è con Bertolaso, abbia il coraggio di sfidare Marchini, Storace, e ogni altro candidato, per opporre alla sinistra una candidatura unica”.
E a sua volta Francesco Storace, intervistato dall’Adnkronos, liquida con una battuta lo scontro nel centrodestra sulla candidatura di Bertolaso: “Può arrivare poco oltre la fine di febbraio solo perché è un mese bisestile. Penso che tra poco arriverà la Protezione Civile e se lo porterà via”.
E Bertolaso come ha preso tutto questo? Ostenta ottimismo: “Non c’è nessuna spaccatura, con Salvini c’è piena condivisione. Ci siamo parlati più volte al telefono, lo incontrerò nei prossimi giorni. Siamo tutti uniti e determinati ad andare avanti e far vedere a tutti quelli che sono perplessi che siamo coesi e determinati a vincere”. E quanto alle critiche di Salvini sulle sue affermazioni sui rom aggiunge: “Ho già spiegato che quelle affermazioni sono state travisate e male interpretate, ho già chiarito il mio pensiero. Nei prossimi giorni, dopo aver consultato Meloni, Berlusconi e Salvini, spero di poter presentare un programma basato su valori e principi condivisi”.
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