di SERGIO TRASATTI/ Ripresa tormentata per il Tour de France 2018 dopo il lunedi di riposo. A Bagneres de Luchon (per la 16° tappa), è stata una giornata caratterizzata dalla protesta dei contadini con conseguenti scontri tra gendarmi e manifestanti (uso di gas lacrimogeni e di spray urticante da parte delle forze dell’ordine). Al termine, vittoria del francese Julian Alaphilippe. Già vincitore a Le Grand Bornand nella prima tappa alpina, il corridore della Quick Step che veste la maglia a pois degli scalatori, ha superato nella discesa dal Col du Portillon il britannico Adam Yates, che era in testa alla corsa ed è scivolato poi in una curva a sinistra. Secondo lo spagnolo Gorka Izagirre a 15”, compagno di Nibali alla Bahrain-Merida; terzo Adam Yates, poi Mollema e Pozzovivo. Il gruppo dei big, con la maglia gialla Geraint Thomas, ha chiuso a 8’52”: non c’è stato nessun attacco. Froome sempre secondo a 1’39”, poi Dumoulin a 1’50”.
Paura per Gilbert. Spaventosa caduta di Philippe Gilbert in discesa dal Portet d’Aspet, poche curve dopo il punto della tragedia di Fabio Casartelli avvenuta il 18 luglio 1995: tutto ok per il belga, finito tra le piante dopo un volo terribile. Si è alzato, ha fatto segno ok con il pollice, ed è risalito in bici. A proposito, per ricordare Casartelli il direttore del Tour Prudhomme si è fermato davanti al monumento che ricorda l’olimpionico di Barcellona 1992: sono intervenuti i genitori Sergio e Rosa ed è stata celebrata anche una messa.
Guerriglia sulla strada. Al km 29 della sedicesima del primo tappone pirenaico con i Gran premi della montagna di Portet d’Aspet, Menté e Portillon, il Tour è stato fermato dalla protesta dei contadini che hanno messo balle di paglia sulla strada. La polizia non ha usato mezze misure per disperdere i manifestanti. Gli agenti hanno usato gas lacrimogeni e spray al peperoncino per disperderli, provocando problemi respiratori e di lacrimazione degli occhi anche ai corridori. Coinvolti una decina di ciclisti, che sono stati assistiti dal servizio medico del Giro di Francia. Tra loro: la maglia gialla Thomas, il campione del mondo Sagan, Phinney, Demare, Haussler, Colbrelli, Fraile, Sutherland e Martinez. Ma anche Froome è dovuto ricorrere a gocce di collirio negli occhi. La gara è rimasta bloccata per circa un quarto d’ora: c’è stato un tratto di neutralizzazione di nove chilometri e poi è stata data nuovamente la partenza.
I motivi della protesta. Il tutto è avvenuto nella regione della Piege, un piccolo territorio agricolo nel Dipartimento dell’Aude, a ovest di Carcassonne. Siamo nella zona che storicamente ha accolto i Catari, seguaci dell’eresia che intorno al 1200 chiedeva un ritorno ai valori autentici del Cristianesimo e venne schiacciata poi nel sangue dalla Chiesa di Roma con la famosa crociata contro gli Albigesi: decine di migliaia i morti. I contadini che oggi hanno manifestato alzavano cartelli con la scritta “Per la vita della Piege”. Un riferimento ai sussidi statali che hanno sempre sostenuto l’economia agricola di queste zone ai margini della Francia e che il governo di Parigi vuole cancellare. Brutte immagini, inconciliabili con una manifestazione sportiva: i gendarmi hanno sparato spray urticante contro i volti delle persone inermi a terra. Gente presa per le gambe e trascinata via dalla strada, gendarmi che allontano greggi di pecore e montoni che, nelle intenzioni dei manifestanti, dovevano essere utilizzati per occupare la sede stradale. Brutte scene veramente, scene che non hanno niente a che vedere con lo sport.
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