di SERGIO TRASATTI/ Caos balneari e scioperi in vista. A gennaio l’Italia rispose all’ultimatum dell’Unione Europea per l’applicazione della direttiva Bolkestein, adesso la Commissione europea, tramite un suo portavoce, fa sapere: “Siamo in stretto contatto con le autorità italiane per discutere possibili soluzioni sulle concessioni balneari. Ricordiamo, però, che nel quadro della procedura d’infrazione avviata nei confronti dell’Italia, ‘il parere motivato’ spedito a Roma a novembre 2023 è l’ultimo passaggio prima di un possibile deferimento alla Corte di giustizia Ue”.
La reazione di Palazzo Chigi. Secondo quanto si apprende da fonti di governo, in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri verrà esaminato e approvato il provvedimento di riordino delle concessioni demaniali a uso turistico-ricreativo, al fine di stabilire un quadro giuridico certo per gli operatori e per le amministrazioni locali. Il ministro per gli Affari europei, il Sud, la Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, in tal senso precisa: “In tema di concessioni balneari c’è un confronto sul parere motivato della Commissione europea che va avanti, con le sue complessità”.
La lettera spedita dal presidente di Confartigianato alla premier Giorgia Meloni. Nella missiva, Marco Granelli scrive: “Esprimo apprezzamento per l’impegno del governo nel dialogo con le istituzioni europee sul tema delle concessioni balneari. Impegno volto a difendere la specificità italiana caratterizzata da un vivace tessuto imprenditoriale radicato nei territori. Ribadisco quindi la fiducia nell’azione dell’Esecutivo e confermo la disponibilità a privilegiare dialogo e proposte rispetto a espressioni di protesta che non contribuiscono alla risoluzione dei problemi delle imprese e penalizzano gli utenti”.
Sciopero dei balneari il 9 agosto. I presidenti di Sib-Confcommercio Antonio Capacchione e di Fiba-Confesercenti Maurizio Rustignoli, alla luce di tutto questo, però, hanno annunciato: “In assenza di un provvedimento che dia certezza agli operatori pubblici e privati sulla questione balneare, siamo costretti a confermare la mobilitazione della categoria il 9 agosto. Constatiamo che fonti di governo hanno preannunciato un provvedimento in uno dei prossimi Consigli dei ministri. Nei prossimi giorni si riuniranno nuovamente gli organismi dirigenti per valutare l’annuncio ed eventualmente confermare o sospendere le altre manifestazioni di protesta previste per il 19 e 26 agosto”.
Duro l’intervento della Regione Emilia-Romagna. L’assessore regionale al turismo dell’Emilia-Romagna Andrea Corsini, che ha convocato i Comuni costieri per le linee guida sui bandi, ha detto: “Il tempo delle promesse e delle chiacchiere è finito. Ora prendiamo noi in mano la situazione e portiamo i balneari verso un approdo sicuro. Facciamo da soli per salvare i nostri imprenditori e le nostre spiagge. Ci baseremo sul decreto Draghi per risolvere una questione che riguarda oltre 1.500 imprese, parliamo di intere famiglie. E dobbiamo farlo noi, visto che questo governo non solo non ha fatto nulla, ma ha peggiorato la posizione dell’Italia in Europa”.
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