di FABIO CAMILLACCI/ Puntualmente, come ogni anno, in estate esplode il caos campionati di B e C. Stavolta, i problemi riguardano un club importante come il Palermo escluso dal prossimo torneo cadetto per inadempienze amministrative. Stesso discorso per il Foggia. Il Consiglio Federale della Figc, infatti, dopo le valutazioni della Covisoc, ha decretato l’esclusione del club rosanero che pertanto ripartirà dalla Serie D. L’anno scorso analoga sorte era toccata ad Avellino, Bari e Cesena. Al posto del Palermo è stato ripescato il Venezia retrocesso dopo aver perso il playout con la Salernitana. La notizia era nell’aria da settimane, oggi è diventata ufficiale. Ora prepariamoci all’ennesima estate calda dal punto di vista di ricorsi e controricorsi: il Palermo quasi sicuramente presenterà ricorso al Tar del Lazio e poi eventualmente alla Cassazione del Calcio. Intanto, l’attuale patron della Sampdoria Massimo Ferrero lavora per diventare il nuovo proprietario del Palermo visto che sta per cedere i blucerchiati a una cordata guidata da Gianluca Vialli.
Terremoto più forte in Serie C. La Puglia perde molti pezzi: niente da fare per Foggia, Bisceglie (era retrocessa dopo i playout) e Cerignola (aveva disputato i playoff di D). A questo punto presenteranno ricorso al Collegio di Garanzia del Coni presso la sezione speciale presieduta dal giudice Raffaele Squitieri: unica sezione adibita a dirimere la questione. Mentre giocheranno in Lega Pro: Modena, Reggio Audace (l’ex Reggiana) entrambe ripescate, Fano, Virtus Verona e Paganese, tutte e tre riammesse. Ricordiamo che Bisceglie e Cerignola sono state escluse per probelmi infrastrutturali agli impianti sportivi che avrebbero dovuto ospitare le partite casalinghe di queste due squadre. Senza dimenticare i vecchi fallimenti di Matera e Pro Piacenza, al momento sono 59 i club iscritti alla prossima Serie C di calcio. Restiamo in attesa di conoscere la 60° squadra che completerà i tre gironi. Che dire? Aveva proprio ragione il patron della Ternana Unicusano Stefano Bandecchi quando l’anno scorso dopo il no al ripescaggio delle Fere (e di altri Club) in B disse: “L’anno prossimo mi metterò in riva al fiume a veder passare i cadaveri di alcuni di quei club che quest’anno non hanno voluto il ripescaggio della Ternana per spartirsi in 19 e non in 22 la torta dei diritti televisivi; poco più di 300 mila euro a testa”. Per la cronaca, quest’anno la virtuosa Ternana, di proprietà dell’Università Niccolò Cusano, è stata la prima a iscriversi alla Serie C 2019-20. Mentre le gloriose Palermo e Foggia passano dalla B alla D, nonostante un pezzetto di torta in più.
L’ottimismo del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. Forse un po’ troppo ottimista il leader Figc che al termine del Consiglio Federale ha dichiarato: “Aver definito l’organico dei campionati già oggi, 12 luglio, per la prima volta nella storia così in anticipo, è un evidente vantaggio. Ci dà la forza di poter aspirare a un’estate abbastanza tranquilla”. Gravina ha sottolineato l’importanza delle nuove norme sulle iscrizioni e le ammissioni ai campionati: eventuali ricorsi potranno estinguersi ampiamente prima dell’inizio della stagione. In questo senso, però, desta attenzione la vicenda Chievo dopo i sequestri eseguiti stamane dalla Guardia di Finanza per la questione plusvalenze fittizie con il Cesena. Su questa nuova grana lo stesso Gravina ha detto: “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione sul Chievo. Come società è perfettamente in regola e ha rispettato tutti i parametri per disputare la prossima Serie B. Nel momento in cui dovessero pervenire alcune preclusioni in riferimento alla società Chievo, chiaro che adotteremo tutti i provvedimenti utili per adempiere a un nostro dovere di rispetto delle regole”. Ecco un altro buon motivo per definire esageratamente ottimista il presidente Gravina. Il caos campionati, anche quest’anno, è soltanto all’inizio. Prepariamoci dunque a nuovi clamorosi scossoni. Proprio vero, il lupo perde il pelo ma non il vizio.
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