di FABIO CAMILLACCI/ I test di Jerez in Spagna hanno fatto calare definitivamente il sipario sulla stagione 2018 della MotoGP. Se ne riparlerà a febbraio con i primi test del 2019 in Malesia sul circuito di Sepang. Intanto, è caos totale e tutti contro tutti in casa Yamaha. Lo abbiamo già scritto ieri, ma, lo ribadiamo alla luce delle dichiarazioni dei due centauri del team di Iwata. I due piloti hanno opinioni nettamente diverse sul livello di competitività della nuova M1: Vinales è soddisfatto della moto e ottimista per il futuro, mentre Valentino Rossi è dubbioso e cauto. Ecco cosa ha dichiarato Maverick intervistato da Motosport.com: “Ho dimostrato, dato prova e credo che la moto sia competitiva per vincere il prossimo Mondiale. Abbiamo dimostrato di essere molto competitivi. Tanto a Valencia come qui a Jerez ho fatto un buon lavoro e ho mostrato che siamo stati costanti. Credo sia chiaro che con questo motore siamo competitivi al pari dei migliori. Siamo stati molto veloci con gomme usate. Non ho modificato nulla nell’assetto utilizzato a Valencia, ho usato lo stesso set-up, ma l’ho utilizzato su una pista completamente differente. In questa pista non sono mai stato veloce in MotoGP, ma quest’anno sono riuscito a fare buoni tempi. Poter essere tanto vicini a Honda e Ducati, che a Jerez sono competitive, è molto positivo”.
Di tutt’altro avviso il Dottore. Valentino Rossi è stato chiaro e diretto come sempre: “Mi piace moltissimo l’ottimismo di Vinales ma bisognerebbe aspettare di averli risolti i problemi prima di dirlo. Lui comunque ha avuto un buon passo, è stato uno dei migliori, e questo è positivo per il funzionamento della moto. Ma anche io sono riuscito a fare dei bei giri e sono stato abbastanza veloce. Abbiamo lavorato e scelto un po’ di cose, quindi finiamo con una giornata piuttosto positiva, anche se penso che la strada sia ancora un po’ lunga da percorrere. Speriamo che la Yamaha lavori ancora e ci porti qualcos’altro, perché mi sembra che i nostri avversari sono molto veloci e vanno un po’ più forte di noi. Negli ultimi tempi, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, la situazione tecnica in MotoGP è cambiata molto. La Ducati è stata la prima che ha fatto uno step, come quantità di gente e di ingegneri che lavorano. Si sono avvicinati un po’ più alla Formula 1, pur rimanendo ancora molto lontani. La Honda l’ha seguita e io parlavo di questo. Adesso per vincere in MotoGP, bisogna fare uno sforzo di questo tipo. Bisogna vedere se succederà anche con la Yamaha”. Chi ha ragione tra i due centauri? La risposta come sempre arriverà dalla pista il prossimo anno.
Commenta per primo