Prima il tifo e la delusione, poi il panico improvviso e la paura in piazza San Carlo ieri sera a Torino, una Torino vestita di bianconero per seguire dai maxischermi la Juve nella finale Champions di Cardiff.
Il tutto è stato forse scatenato da un petardo poco dopo il terzo goal del Real. La folla, come impazzita, ha cominciato a fuggire dalla piazza. Ad aggravare la situazione il crollo di una ringhiera a protezione di uno degli ingressi al parcheggio sotterraneo di piazza San Carlo, che ha fatto precipitare sulle scale sottostanti le persone che vi erano appoggiate.
In piazza e nelle vie limitrofe si sono verificate scene di panico collettivo, gente che correva urlando e piangendo, travolgendo le transenne, calpestando chi si trovava a terra e cercando amici e familiari, molti con escoriazioni riportate durante le cadute causate dalla calca e dai cocci di vetro abbandonati a terra, nonostante fosse vietato portare bottiglie non di plastica e nonostante le forze dell’ordine, che hanno monitorato gli accessi alla piazza, ne impedissero l’introduzione.
L’ultimo bilancio ufficiale fornito dalla Prefettura parla di 1.527 persone che hanno avuto bisogno di cure mediche. Le maggiori preoccupazioni sono per tre persone in “codice rosso”, fra cui un bambino cinese ricoverato all’ospedale infantile Regina Margherita.
La Procura di Torino ha avviato un’indagine per fare luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità di quanto avvenuto ieri sera in piazza San Carlo. Come ipotesi di reato è stato formulato, per adesso, il‘procurato allarme’.
Una “folla presa dal panico e dalla psicosi da attentato terroristico” causati da “eventi in corso di accertamento”. E’ stato questo a provocare gli incidenti in piazza San Carlo. Lo spiega in una nota la Prefettura. “La folla ha lasciato precipitosamente la piazza con danni causati dalla calca”.
“Urlavano e spingevano, ed è cominciato un fuggi fuggi generale”, dicono alcuni testimoni, alimentando le prime ricostruzioni che parlavano di falso allarme attentato. “Sembrava di stare all’Heysel“, l’oscuro pensiero di un anziano tifoso juventino presente in piazza, di fronte a quella folla che barcolla e poi dilaga, persona sopra persona cadute come birilli.
La dinamica e le prime testimonianze hanno subito fatto pensare al terrorismo, qualcuno ha urlato creando l’impressione di un attentato.
“Potrebbe essere stato un petardo, fatto esplodere forse in modo involontario, a scatenare il panico”, dichiara all’ANSA il questore di Torino, Angelo Sanna.
Un ‘punto raccolta‘ per aiutare le persone a ritrovare amici e parenti smarriti nella calca, in seguito ai momenti di panico tra i tifosi della Juventus nel centro di Torino, è stato allestito in piazza San Carlo, nei pressi del maxischermo che la Città aveva allestito per la finale di Champions. Lo rende noto la questura di Torino.
Due sciacalli sono stati arrestati dai carabinieri nel centro di Torino. I militari dell’Arma li hanno sorpresi a rovistare tra le borse e gli zaini abbandonati dai tifosi fuggiti in preda al panico. I carabinieri hanno attivato le pattuglie anti sciacalli. Tutte le caserme dell’Arma, inoltre, sono state aperte, a disposizione della cittadinanza per assistenza e informazioni.
Agnelli, solidarietà ai feriti di Torino – “Ho saputo che a Torino ci sono stati incidenti nella piazza di Torino, non ho informazioni precise sulla dinamica, ma vorrei esprimere la mia solidarietà a chi è rimasto ferito”, ha detto da Cardiff il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, a Mediaset Premium. Informato delle prime ricostruzioni, Agnelli ha “inviato un abbraccio” alle persone coinvolte.
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