Cesare Battisti, l’ex terrorista arrestato in Sudamerica a gennaio dopo quasi 40 anni di latitanza, ha ammesso, per la prima volta, davanti al pm di Milano, Alberto Nobili, di essere responsabile dei 4 omicidi di cui è accusato. Tutto quello che è stato ricostruito nelle sentenze definitive sui Pac, “i 4 omicidi, i 3 ferimenti e una marea di rapine e furti per autofinanziamento, corrisponde al vero”, ha detto ai pm. Questa ammissione “fa giustizia di tante polemiche che ci sono state in questi anni, rende onore alle forze dell’ordine e alla magistratura di Milano”, ha osservato il procuratore di Milano Francesco Greco.
Ricordiamo che Battisti è stato condannato per l’omicidio del maresciallo degli agenti di custodia Antonio Santoro, ucciso a Udine il 6 giugno 1978, quello del gioielliere Pierluigi Torreggiani e del commerciante Lino Sabbadin, che militava nel Msi, uccisi entrambi da gruppi dei Pac il 16 febbraio 1979, il primo a Milano e il secondo a Mestre; e quello dell’agente della Digos Andrea Campagna, assassinato a Milano il 19 aprile 1978.
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