di FABIO CAMILLACCI/ Dal sogno all’incubo: i napoletani sognavano di staccare in anticipo il biglietto per gli ottavi di finale di Champions League, invece, la sconfitta interna per 3-2 contro il Besiktas, riapre tutto nel girone e apre ufficialmente la crisi del Napoli. Terza sconfitta consecutiva dopo quelle rimediate contro Atalanta e Roma. Infortunio di Milik a parte, di fatto, il bel Napoli ammirato a inizio stagione, si è fermato quando ha segnato il 4-0 al Benfica nel precedente turno di Coppa Campioni. Poi i portoghesi segnarono 2 reti e la partita finì 4-2. Da quel 4-0 parziale in poi, il Napoli ha staccato la spina. Contro i turchi Sarri fa ricorso al turn over ma non stravolge nè il modulo, nè la squadra. Quindi, consueto 4-3-3. Rispetto al match di campionato contro la Roma ci sono Maggio sulla fascia destra al posto di Hysaj, Chiriches al centro della difesa in sostituzione di Maksimovic, Zielinski a centrocampo invece di Allan e soprattutto Mertens “falso nueve” al posto di Gabbiadini.
Il primo tempo. Pronti via e Napoli subito pericoloso: Mertens ha sul destro l’occasione giusta per sbloccare il risultato, ma la conclusione finisce alta sulla traversa della porta difesa da Fabricio. E così è il Besiktas a passare in vataggio: al 12′ Quaresma è bravissimo nell’incursione a centro area, mette la palla al centro e Adriano prende il tempo a Callejon. Piattone facile e gol dello 0-1. La risposta del Napoli è con Mertens che riceve un bell’assist da Insigne, ma il suo sinistro viene deviato in angolo dal portiere del Besiktas. Alla mezz’ora azzurri ancora pericolosi sull’asse Insigne-Mertens; questa volta il belga sfiora il gol del pari con un colpo di testa finito al lato di un soffio. Al quarto tentativo, però, Mertens la mette dentro. Taglio di Callejon sulla destra, cross basso per Mertens che arriva a tutta velocità ancitipando i difensori turchi e la butta dentro per il gol dell’1-1. Il pari dura appena 10′ perché il Besiktas approfitta di un retropassaggio di Jorginho che lancia in campo aperto Aboubakar, l’attaccante si invola verso la porta del Napoli e a tu per tu con Reina non sbaglia riportando avanti i tuchi. Si va al riposo con gli ospiti in vantaggio per 2-1.
La ripresa conferma che l’incubo azzurro è realtà. L’avvio del secondo tempo è promettente per i partenopei: Fabri respinge la conclusione ravvicinata di Callejon, poi frana su Mertens in uscita e l’arbitro indica il dischetto. Il penalty è affidato a Insigne: conclusione poco convinta dell’attaccante napoletano, il portiere dei turchi Fabri si distende sulla sua destra e respinge. Al 65′ fuori proprio Insigne, dentro Gabbiadini. Tre minuti dopo Erkin trattiene Mertens dentro l’area, l’arbitro indica nuovamente il dischetto. Tocca al “Gabbio” che con freddezza spiazza Fabri: pareggio del Napoli (nella foto a sinistra: il rigore trasformato da Gabbiadini). All’86’ però i turchi tornano in vantaggio: punizione dalla trequarti calciata da Quaresma, Aboubakar colpisce di testa sul secondo palo e trafigge nuovamente Reina. Finisce 3-2 per il Besiktas. Partita stregata per la squadra di Sarri, che paga a caro prezzo gli errori difensivi e il calcio di rigore sprecato da Insigne. Intanto, il Benfica espugna Kiev battendo 2-0 la Dinamo. E ora la classifica del Girone B recita: Napoli 6 punti, Besiktas 5, Benfica 4 e Dinamo Kiev 1. Tutto riaperto, incredibile (nella foto in home page: l’esultanza circense del Besiktas).
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