di FABIO CAMILLACCI/ E’ grande Napoli: i partenopei espugnano il Da Luz di Lisbona per 2-1 e volano agli ottavi di finale di Champions League con in tasca il primato nel gruppo B. Si qualifica anche il Benfica grazie alla sorprendente vittoria della Dinamo Kiev sul Besiktas (6-0) che ha spedito avanti azzurri e portoghesi con netto anticipo. Certo, non superare un girone così abbordabile sarebbe stato un delitto per il Napoli, che però ha fatto pienamente il suo dovere. Sarri, alla sua prima esperienza in Champions, ha ragione di esultare: prima di lui solo Mazzarri era riuscito a portare il Napoli così in alto. Anzi, mai gli azzurri erano arrivati primi nel loro girone e quindi stavolta giocheranno il ritorno degli ottavi in casa.
A Lisbona con un orecchio a Kiev. All’inizio Sarri preferisce Gabbiadini a Mertens. Tanta sostanza a centrocampo con Allan al posto di Zielinski. Mentre il tecnico dei lusitani Rui Vitoria decide di lasciare fuori inizialmente bomber Mitroglu preferendogli il guizzante Raul Jimenez sperando di mettere in diffcoltà la difesa dei partenopei con un attaccante più rapido e veloce che potente. Napoli aggressivo in avvio, anche se entrambe le squadre seguono con attenzione gli sviluppi del match di Kiev e il ritmo della gara non è alto. Anzi, i primi venti minuti sono decisamente noiosi. Benfica un po’ timido nonostante la vivacità di Guedes, azzurri leziosi e non cattivi al punto che Hamsik di piatto da buona posizione calcia su Ederson (in fuorigioco Gabbiadini sulla respinta) e poi regala, insieme a Ghoulam, la prima occasione ai portoghesi, sprecata proprio da Guedes.
Il “falso nueve” lancia il Napoli. All’intervallo, di fatto, tutti già tranquilli visto che la Dinamo Kiev era avanti di quattro gol e di un uomo contro il Besiktas; ai turchi serviva assolutamente una vittoria per passare il turno. Il secondo tempo, dunque vale soltanto per il primo posto nel raggruppamento. Benfica più deciso, Napoli pericoloso in contropiede. La pressione dei padroni di casa cresce con il passare dei minuti (Koulibaly però è spesso invalicabile) e così Sarri opta per il “falso nueve” Mertens. Mossa vincente perché il belga serve a Callejon il pallone del vantaggio con una sponda al bacio; rapido lo spagnolo nell’inserimento e freddo nel battere il portiere di casa con un pallonetto morbido (foto Gazzetta dello Sport). Festeggiamento con il ciuccio in bocca per la piccola Aria, la secondogenita di casa Callejon. Da quel momento il Napoli prende fiducia ed invece di arretrare attacca e tiene lontani gli avversari dalla porta di Reina. Anzi, la squadra di Sarri domina grazie alla maggiore brillantezza, così Mertens face secco Luisao per il 2-0 che chiude partita e girone. L’errore di Albiol che regala a Raul Jimenez il gol dell’uno a due fa arrabbiare Sarri che però avrà modo di sbollire. Può ritenersi soddisfatto. Adesso l’attesa è tutta per il sorteggio, a febbraio ci sarà da divertirsi e ci sarà anche Milik. Ma attenzione all’urna.
I rischi del sorteggio per gli ottavi. Con la vittoria del Da Luz come detto il Napoli può guardare tutti dall’alto nel gruppo B e iniziare a valutare le possibili avversarie. I pericoli maggiori sono: Bayern Monaco, Manchester City, Paris Saint Germain (tutte e 3 hanno chiuso al secondo posto) e Real Madrid, nel caso in cui i Blancos non riescano a superare il Borussia Dortmund nell’ultimo turno della fase a gironi. Senza dimenticare che anche il Borussia non è una squadra facile da sfidare. Più abbordabili, invece, Bayer Leverkusen, Porto (meglio ancora Copenhagen ancora in lotta con i portoghesi), Siviglia (o addirittura Lione; si decide mercoledi 7 dicembre). Reina vorrebbe una spagnola o il Bayern. Dopo la rimonta incredibile del Chelsea targato Di Matteo nel 2012 e la delusione dell’esclusione dagli ottavi nel 2013 nonostante i 12 punti, un pò di buona sorte al sorteggio potrebbe far volare gli azzurri.
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