di FABIO CAMILLACCI/ Serata positiva per il calcio italiano in Champions League, ma, peccato per la Roma: i giallorossi, contro tutti i pronostici, dominano in casa del Chelsea però tornano a casa soltanto con un pareggio. Un risultato per il quale alla vigilia in tanti avrebbero firmato visto che si giocava in casa dei campioni d’Inghilterra: i “Blues” di Antonio Conte pieni di top-player. Però, alla luce di quanto visto in campo, la squadra di Di Francesco avrebbe meritato la vittoria. Ribadiamo: peccato. Peccato per una Roma bella quasi da impazzire. Quasi, perché il colpaccio a Stamford Bridge è un’idea soltanto accarezzata, sfiorata. Una partita incredibile che finisce 3-3 con un susseguirsi di emozioni e ribaltoni. Ribaltone anche allo Stadium di Torino dove la Juventus contro lo Sporting Lisbona, vince 2-1 rimontando dopo l’autorete di Alex Sandro.
Spettacolo a Londra. Il terzo turno del gruppo C di Champions League regala dunque una gara spettacolare tra il Chelsea e la Roma. La compagine capitolina fa la partita ma i padroni di casa segnano con David Luiz e Hazard: fenomeno vero il talento belga. I giallorossi non mollano e prima della fine del primo tempo accorciano con un gol-capolavoro di Kolarov: l’esperto difensore serbo ex Manchester City suona la carica con carattere, classe, forza e personalità. Stesso copione nella ripresa: Roma a testa bassa e padrona del campo. Sale in cattedra Dzeko con una doppietta da “Pallone d’Oro”: non a caso il bosniaco è nella lista dei candidati. Il primo gol è da urlo, quello che vale il 3-2 Roma è da bomber di razza. Il Chelsea a quel punto suda freddo ma a salvare il primato nel raggruppamento ci pensa ancora Hazard siglando di testa (lui così piccolo) il pari definitivo. “Blues” sempre al comando con 7 punti, mentre la Roma, a quota 5, mantiene i 3 punti di vantaggio sull’Atletico Madrid (ora a 2 punti dopo 3 partite) fermato incredibilmente sullo 0-0 in Azerbaigian dal modesto Qarabag. Primo storico punto per gli azeri in Champions. La Roma di Di Francesco cresce nel gioco e nella personalità in Europa: peccato per gli errori decisivi in difesa che hanno favorito il team di Conte.
Juventus: vittoria pesante ma sofferta contro lo Sporting. Calendario alla mano, le svolte di Allegri arrivano dopo Natale. Ma il 2-1 con cui la Juventus ribalta la squadra di Lisbona è il primo mattone su cui costruire la stagione. I bianconeri però vincono una partita in cui contavano solo i 3 punti dopo 84’ di sofferenza: 84 minuti in cui i portoghesi capitalizzano un inizio tremebondo della Juve e resistono perché il gioco espresso dalla Vecchia Signora non è ancora entusiasmante. Nella serata in cui Allegri si affida alla vecchia guardia, è decisivo proprio uno dei nuovi, Douglas Costa. L’ex Bayern Monaco tocca il primo pallone mettendo sulla testa di “Super Mario” Mandzukic il cross del 2-1. Mandzukic, ancora una volta è lui a togliere le castagne dal fuoco dopo lo splendido pari firmato Pjanic su punizione: dalla pennellata del bosniaco Miralem alla zuccata di Marione. Nell’altra gara del girone, Barcellona-Olympiakos 3-1. Quindi: Barça al comando a punteggio pieno con 9 punti, Juventus 6, Sporting Lisbona 3, Olympiakos 0. La qualificazione per i bianconeri è sempre più vicina.
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