Champions League: sconfitta shock per la Roma contro il modesto Bate Borisov. Rudi Garcia sempre più nell’occhio del ciclone

garciadi Fabio Camillacci/

Roma penalizzata ancora una volta dalle cervellotiche scelte di formazione di Rudi Garcia. Un tecnico sempre più in confusione quello francese, forse troppo distratto dalle grazie di Francesca Brienza. Resta comunque a dir poco inopportuna la relazione tra Garcia e la conduttrice di Roma Tv, canale tematico di Trigoria. A Minsk per il secondo turno della fase a gironi di Champions League, l’allenatore cambia ancora modulo e schieramento (anche a causa dei recenti infortuni) optando per un improbabile 4-2-3-1 e rilanciando Szczesny in porta al posto di De Sanctis. Un’altra scelta inopportuna visto che il portiere polacco era reduce da un brutto infortunio alla mano, regalino dell’antisportivo Suarez in Barcellona-Roma di due settimane fa. Primo tempo shock: 3-0 per il modesto Bate Borisov. La Roma vestita di grigio (maglia brutta e sfortunata) becca tre reti nella prima mezz’ora di gioco: incredibile. Sembrava di essere tornati all’anno scorso quando all’Olimpico scesero i Lanzichenecchi del Bayern Monaco protagonisti del “sacco di Roma” degli anni 2000. Quel giorno finì 7-1 per i bavaresi, oggi sconfitta di misura solo grazie alla reazione giallorossa nella ripresa e alla pochezza degli avversari. Nel secondo tempo infatti Garcia si ravvede, sistema le cose in campo e gli effetti positivi arrivano: Gervinho e Torosidis rendono meno amara una serata da tregenda. Adesso i tifosi si augurano un immediato intervento della società perchè Garcia, come scriviamo da tempo, non ha più il controllo dello spogliatoio. Serve una svolta per non gettare alle ortiche un’altra stagione. Nell’altra gara del gruppo: Barcellona-Bayer Leverkusen 2-1. Questa la classifica del raggruppamento dopo due turni: Barcellona 4 punti, Bayer e Bate Borisov 3, Roma 1. La strada per l’accesso agli ottavi di finale si fa sempre più in salita (nella foto Afp-Gazzetta dello Sport: Garcia parla con Pjanic mentre i giocatori del Bate festeggiano).

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