La Città di Torino e la Regione Piemonte, soci fondatori del Salone del Libro, hanno chiesto agli organizzatori della manifestazione di rescindere il contratto con la casa editrice Altaforte. “E’ necessario tutelare il Salone del Libro, la sua immagine, la sua impronta democratica e il sereno svolgimento di una manifestazione seguita da molte decine di migliaia di persone”, affermano in una nota congiunta la sindaca Chiara Appendino (M5s) sia il presidente della Regione, Chiamparino (Pd).
“E’ una richiesta assurda, abbiamo pagato lo stand e siamo giustamente al Salone del Libro. Se dovessero rescindere il contratto, faremo causa. E, ovviamente, la vinceremo”, commenta Francesco Polacchi, editore di Altaforte ed esponente di Casapound, indagato per apologia del fascismo. “Non so perché è stata fatta questa richiesta – afferma – Non siamo né razzisti né antisemiti e vogliamo confrontarci con gli altri”.
Altaforte è la casa editrice che pubblica il libro-intervista “Io sono Matteo Salvini” dedicato al segretrio della Lega uscito in concomitanza con il Salone del libro che si apre oggi a Torino.
Commenta per primo