di FABIO CAMILLACCI/ L’Atalanta si conferma Dea, Lazio e Inter si buttano via, Dzeko ribalta la Sampdoria e lancia la Roma. Questo in sintesi l’esito del mercoledi di campionato che ha visto completare la 27° giornata di Serie A: la prima completa andata in scena dopo il lockdown. E nella Bergamo ferita dal coronavirus, la rimonta dei nerazzurri di Gasperini contro la Lazio è da urlo. Un 3-2 orobico che sa molto di nemesi per i biancocelesti: la straordinaria corsa scudetto della squadra di Simone Inzaghi iniziò proprio un girone fa: era il 19 ottobre scorso quando all’Olimpico i capitolini passarono dallo 0-3 contro i bergamaschi a un clamoroso 3-3 finale, grazie a due generosi rigori concessi dall’arbitro Rocchi. Stavolta invece la Lazio passa dal 2-0 al 2-3 e vede allungare la capolista Juventus a +4.
La partita del Gewiss Stadium. Biancocelesti subito avanti per 2-0 grazie all’autorete di De Roon e al meraviglioso gol di Milinkovic Savic. Sembra fatta per gli ospiti e invece la reazione dell’Atalanta è pazzesca: ribaltone firmato Gosens, Malinovskyi e Palomino. E così, mentre si complica il sogno scudetto del club di Lotito, la Dea, oltre a mantenere il +6 sulla Roma, vede addirittura l’Inter: il terzo posto infatti adesso è lontano solo 4 punti. Tornando alla Lazio, nonostante il +4 Juve, il discorso tricolore non è ancora chiuso, soprattutto perchè il calendario prevede uno Juventus-Lazio in programma il 20 luglio. Insomma, i bianocelesti avranno tempo e modo per rifarsi sotto.
Inter, incredibile 3-3 contro il Sassuolo al Meazza. Un pareggio che quasi sicuramente compromette del tutto la rimonta scudetto sognata e voluta da Antonio Conte: Juve a +8 sui nerazzurri. Nonostante il tecnico salentino in panchina, è nuovamente “Pazza Inter”. Girandola di emozioni a San Siro: nerazzurri sotto, poi avanti 2-1 e 3-2 incassando per ben due volte il pareggio degli emiliani. Marcatori: Caputo, Lukaku su rigore, Biraghi, Berardi dal dischetto, Borja Valero e Magnani. Tanti errori e tanti rimpianti per l’Inter che palesa evidenti limiti mentali prima ancora che tecnici e fisici.
Dzeko: con due magie il bosniaco regala tre punti a una discreta Roma che resta in corsa per la zona Champions. Partenza a razzo dei giallorossi fermati solo dalle grandi parate di Audero e dalla solita poca cattiveria sottoporta. Legge del calcio puntualmente rispettata: gol sbagliato, gol subito. E’ Gabbiadini a portare in vantaggio la Sampdoria favorito dall’errore di Diawara e dalla mancata chiusura dei difensori. Nella ripresa, Fonseca rivolta la squadra utilizzando tutti e 5 i cambi. In tal modo, Pellegrini ispira Edin Dzeko che con una splendida doppietta firma il 2-1 romanista finale (nella foto: la prima prodezza con un sinistro al volo). La Samp di Ranieri resta pertanto in zona pericolo: un solo punto di vantaggio su Genoa e Lecce terzultime.
Breve considerazione finale sulle follie del nuovo regolamento arbitrale. Da poco tempo, gli scienziati che occupano la stanza dei bottoni del calcio internazionale, hanno deciso che ogni fallo di mano di un attaccante in area, anche quelli clamorosamente involontari, porta all’annullamento dell’eventuale gol. Assurdo. Una dimostrazione di questa follia da regolamento post-coronavirus, l’avevamo avuta già domenica scorsa in Atalanta-Sassuolo con il gol ingiustamente annullato al “Papu” Gomez. In Roma-Sampdoria, l’assurdità è stata ancora più grande: annullato un gran gol di Veretout per un precedente fallo di mano di Carles Perez che aveva il braccio attaccato al corpo. Cosa avrebbe dovuto fare, amputarselo seduta stante? Per questo e per tanti altri motivi (Var in primis), questo non è più calcio, è un altro sport. Ora pausa di un giorno e da venerdi 26 giugno scatta la 28° giornata con Juventus-Lecce.
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