Un ciclone ha devastato il nord est della Libia provocando la morte di almeno 2.080 persone, ma anche una dispersione di altre 5.000. Lo ha dichiarato il capo del governo parallelo dell’Est, Osama Hammad, descrivendo come “catastrofica” la situazione nella città di Derna, la più colpita dalle piogge torrenziali che hanno spazzato via intere aree residenziali. «Migliaia di persone sono disperse, interi quartieri sono scomparsi insieme ai loro residenti spazzati via dal mare» ha detto Hammad. Le precipitazioni hanno superato i 400 millilitri all’ora, una cifra mai registrata negli ultimi quattro decenni, secondo il Centro meteorologico nazionale.
Ali al-Gatrani, vice primo ministro del governo parallelo, ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire “con urgenza” a Derna, bloccata via terra, priva di elettricità e comunicazioni e dichiarata “zona disastrata”.
A Derna sono crollate due dighe liberando 33 miloni di metri cubi d’acqua, scrive il Libya Observer.
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