di SERGIO SIMEONE* – Oddio, ed ora come faccio! Già ho fatto una magrissima figura con le accise, ha pensato Giorgia Meloni. Avevo inscenato, prima delle elezioni, un bellissimo spot sulle accise, nel quale, davanti ad un distributore di benzina le indicavo come un odioso balzello che doveva assolutamente essere spazzato via quanto prima possibile: Poi, una volta conquistato Palazzo Chigi, non solo non le ho abolite, ma ho cancellato anche quello sconto adottato da Draghi. Ora mi cade sulla testa questo sputtanamento ancora più grande dei migranti .Tutti gli italiani avevano capito, dopo la mia minaccia di far intervenire la Marina Militare per blindare le coste italiane, che se fossi andata io al governo i migranti non li avrebbero mai più visti nemmeno in fotografia. E invece è successo che dopo che io sono arrivata a Palazzo Chigi i migranti approdati sulle coste italiane sono più che raddoppiati. C’è un solo modo per uscire da questa penosa situazione in cui mi trovo – ha pensato la leader dei Fratelli d’Italia – occorre trovare un nemico, qualcuno da indicare come colui che complotta contro l’Italia, a cui addossare la colpa del mio fallimento.
E’ così che è nata l’idea della lettera a Scholz, responsabile di finanziare le Ong per facilitare l’invasione dell’Italia da parte dei migranti e destabilizzare così il nostro Paese.
Ma si tratta in realtà di un’idea assolutamente infelice per tre ragioni:
1. E’ impossibile sostenere che le Ong siano la causa del massiccio arrivo di migranti nel nostro Paese. Tutti sanno ormai che gli arrivi dei migranti con navi Ong rappresentano una quota del tutto marginale di tutti gli arrivi e che questa quota si va riducendo sempre di più dopo tutti gli ostacoli frapposti dal ministero dell’Interno con misure ispirate a puro sadismo (come quella di costringere le navi che salvano naufraghi a raggiungere porti lontanissimi dal luogo di salvataggio).
2. Questa indignazione verso chi aiuta le Ong a salvare i migranti rivela che l’unica politica verso i migranti che il governo di centro-destra è in grado di concepire è quella che consiste nel tenerli lontani dalle nostre coste con tutti i mezzi, anche quelli moralmente deplorevoli. Mentre, infatti, la Meloni critica l’esborso di pochi milioni alle Ong che salvano i profughi in mare, non ha nulla da ridire sui miliardi che vengono elargiti dall’UE all’autocrate turco Erdogan perché impedisca ai migranti di raggiungere l’Europa, tanto che l’Italia vi contribuisce avendo versato nel 2023 ben 229 milioni e si dà da fare perché l’UE foraggi il dittatore tunisino Saied, assegnandogli il compito di bloccare i disperati che attraversano il deserto del Sahara.
3. I nostri governanti chiedono che l’Europa si impegni di più nel farsi carico del problema migrazioni. La richiesta è giusta, ma come potranno ottenere qualche risultato se attaccano la Germania, che, oltre ad essere il Paese più importante d’Europa, è quello che accoglie il maggior numero di profughi, mentre riserva le sue lodi sperticate a personaggi come Orban, che è diventato un paria in Europa per la sua demolizione dello Stato di diritto e perché rifiuta in modo categorico di accogliere nel suo Paese anche un solo migrante?
Capisco che le elezioni europee sono in vista e che la Meloni pensa che sia produttivo (di voti) fare la faccia feroce. Ma è assurdo che per guadagnare qualche voto si prendano iniziative che finiscono per indebolire l’Italia in Europa… E non credo siano gradite a quel Dio che lei ha dichiarato di voler difendere.
*Sergio Simeone, docente di Storia e Filosofia, è stato anche dirigente del sindacato Scuola della Cgil
Commenta per primo