Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite a ‘DiMartedì‘ su La7 – illustrando alcuni punti della manovra economica approvata dal Senato e ora all’esame della Camera – ha detto tra l’altro: “Credo che arriveremo a far trovare nei conti correnti delle persone che useranno i pagamenti digitali anziché i contanti, fino a 2mila euro base come superbonus. Perciò offriremo un ampio ventaglio di pagamenti digitalizzati“. E quando gli è stato chiesto se si senta meglio con la Lega o con il Pd al governo, risponde: “Senza scontentare nessuno, mi sento più confortevole con questo esecutivo, più consono in questo programma, avverto maggiore consonanza”. “Il mio cuore batte a sinistra? E’ vero, mi sono formato nel cattolicesimo democratico” aggiunge Conte, che sottolinea: “Destra e sinistra sono un po’ superati come schematismo ideologico del Novecento. E’ chiaro che in questo contesto si è creata una polarizzazione tra la proposta delle forze di opposizione e quella delle forze di maggioranza”.
Di là c’è la destra e di qua cosa c’è? “Chiamatelo come volete – risponde – è un problema di classificazione? Centrosinistra? Ma questo richiama a vecchie formule”. Intanto “stiamo conducendo un’azione di governo molto incisiva”. E, a proposito del 2019, “è stato un anno impegnativo“.
«Non introdurremo nuove tasse. Se in 100 giorni abbiamo 23 miliardi, in un anno intero quanto troveremo? Anche perché abbiamo messo in piedi una lotta all’evasione che porterà molto: il tesoretto italiano sono 100 miliardi di evasione da recuperare” – dice Conte – “E senza andare a gravare sui cittadini onesti».
E aggiunge: «Mi batterò per un linguaggio garbato, non possiamo chiedere rispetto ai cittadini se non diamo rispetto con le parole. Io credo che quando c’è una macchina comunicativa che è molto aggressiva, anche nel linguaggio, e quindi spinge molto sulle paure delle persone e quando si soffia su quel vento, il vento si gonfia ma poi si sgonfia: è una parabola storica».
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