Contrordine! Cancellata l’apertura delle frontiere tedesche ai migranti, soprattutto (ma non solo) provenienti dalla Siria, annunciata un mese fa da Angela Merkel (che qui vediamo in un selfie a corredo del generoso annuncio) . La Germania torna a seguire le regole di Dublino anche per i migranti siriani, con la possibilità di rimandarli indietro nel primo paese europeo dove sono arrivati. Un portavoce del ministero degli Interni ha riferito che Berlino ha ricominciato a riapplicare le regole del trattato di Dublino per tutte le nazionalità e gli stati europei, eccetto la Grecia. “Ciò vale anche per i cittadini siriani, sin dal 21 ottobre”, ha precisato il portavoce.
Di fronte all’ondata di profughi dalle zone di guerra in Siria, la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva sospeso i divieti previsti dal trattato di Dublino permettendo ai rifugiati siriani di registrarsi in Germania anche se non era il primo paese d’arrivo. Aveva anche fatto balenare la possibilità di assunzioni alla Volkwagen…Ora ci ha ripensato.
Non è chiaro quale sarà l’impatto della stretta annunciata ieri, visto che esclude la Grecia, principale paese d’accesso per i migranti, soprattutto siriani, che seguono la rotta balcanica. La Merkel ha ricevuto diverse critiche in patria per le sue generose aperture ai profughi siriani. Ufficialmente la Germania prevede di accogliere 800mila profughi entro la fine dell’anno, e addirittura alcune stime parlavano di un milione.
Ancora un tragico naufragio. Intanto continuano le tragedie del mare. Un’imbarcazione con a bordo migranti che cercavano di raggiungere la Grecia è affondata al largo della Turchia occidentale. Lo riporta l’agenzia ufficiale turca Anadolu, che cita la Guardia Costiera, secondo la quale si contano 14 vittime.
Secondo l’agenzia Dogan, il naufragio è avvenuto al largo della località di Ayvacik, provincia di Canakkale, sul Mar Egeo. La Guardia Costiera turca è riuscita a mettere in salvo altri 27 passeggeri dell’imbarcazione.
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