di FABIO CAMILLACCI/ Napoli, che succede? Dopo l’onorevole sconfitta per 1-3 al Bernabeu contro il Real Madrid, la società azzurra sembra aver perso la bussola. Prima l’incomprensibile sfogo di De Laurentiis posto match d’andata Champions contro Sarri e i giocatori, poi l’assurdo silenzio stampa deciso per evitare repliche verbali di tecnico e calciatori, ora l’improvvisa rottura dello stesso silenzio stampa per definire “vergognoso” l’arbitraggio di Valeri, reo di aver condizionato e indirizzato con le sue scelte Juventus-Napoli semifinale di andata di Coppa Italia. ADL faccia pace con se stesso una volta per tutte.
La sfida di Torino. Allo Stadium finisce 3-1 per i bianconeri. Un successo meritato. A nostro giudizio, hanno pesato di più gli errori dei giocatori partenopei che le decisioni arbitrali. Errori singoli e di collettivo quelli del Napoli: a cominciare da Reina che va a farfalle in occasione del 2-1 firmato Higuain. Pure stavolta, il “Pipita” in modo ipocrita non esulta. Però ringrazia Reina per il favore. Quindi, il portiere spagnolo invece di parlare pensasse a parare. Sicuramente, si riscatterà sabato prossimo all’Olimpico contro la Roma; visto che contro i giallorossi risulta essere sempre il migliore in campo. Stasera però spiccano comunque due grandi interventi prima su Mandzukic, poi su Liechtsteiner. E dire che gli azzurri erano passati in vantaggio nel primo tempo con Callejon ispitato da Insigne: un gol sul filo del fuorigioco ma regolare. Poi il buio, il Napoli stacca la spina e in campo c’è solo la Juve.
I rigori contestati dal Napoli. In apertura di ripresa, netto quanto inutile pestone di Koulibaly in area su Dybala. Calcio di rigore che lo stesso argentino trasforma. Poi come detto Higuain raddoppia su un altro svarione della difesa partenopea. Al 66′ succede di tutto e la memoria corre alla stagione 1997-98 e al famoso Juventus-Inter con arbitro Ceccarini: rigore negato ai nerazzurri per un fallo di Iuliano su Ronaldo e sul capovolgimento di fronte, penalty per i bianconeri. Un classico per la Vecchia Signora, un classico che stasera si è ripetuto. Per quanto il fallo di Pjanic su Albiol non è da rigore come lo era quello non concesso a “Ronie il Fenomeno” 20 anni fa. C’è invece il secondo penalty fischiato in favore di Madama: Reina sfiora soltanto il pallone ma poi travolge Cuadrado impedendo al colombiano di arrivare nuovamente sulla sfera. Da segnalare nel primo tempo un rigore non dato alla Juve per una spinta allo stesso Dybala. Quindi, da parte dei napoletani: tanto rumore per nulla. Di seguito, il cinema andato in scena allo Stadium: scenette Cinepanettone by ADL (nella foto: uno dei rigori trasformati da Dybala).
Il cinema prodotto dalla società di De Laurentiis nel dopopartita. Squadra e tecnico sono e restano ufficialmente in silenzio stampa ma il d.s. Giuntoli e il portiere Reina vengono autorizzati a parlare solo per attaccare l’arbitro. I due si presentano davanti alle telecamere della Rai, ma impongono un diktat all’inviato di Rai Sport Stefano Mattei: “Parliamo solo per dire quello che pensiamo sull’arbitro e basta, non intendiamo rispondere alle vostre domande”. Manco fossimo in dittatura. Alla faccia del diritto di cronaca. Nell’occasione comunque, a nostro modesto avviso, hanno sbagliato sia l’amico e collega Mattei, sia la Rai a far parlare Giuntoli e Reina a certe condizioni. Senza dimenticare che la stessa società Napoli poco prima su Twitter aveva attaccato la telecronaca di Gianni Cerqueti e il commento tecnico di Rambaudi cinquettando: “Se guardate le partite sulla Rai, fatelo senza audio”. Alla faccia dei soldi che la Tv di Stato versa nelle tasche delle squadre di calcio, quindi pure in quelle del Napoli, per i diritti tv di Coppa Italia. Su Altroquotidiano non siamo mai stati teneri con la Rai, stasera però ci sentiamo di esprimere solidarietà ai colleghi di Rai Sport.
L’attacco di Giuntoli. La durissima posizione della società passa dalle parole di Cristiano Giuntoli, il ds azzurro esordisce con tanto di contraddizione: “Non abbiamo deciso di interrompere il silenzio stampa, ho deciso di intervenire per fare i complimenti ai ragazzi, che hanno fatto una partita bellissima. Stasera si esce sconfitti da decisioni non discutibili, ma vergognose che fanno male al calcio italiano. Il primo rigore? Addirittura Dybala butta via la palla, indietro e a caso, e va addosso al nostro giocatore. Il secondo? Palla piena, poi Reina prende anche Cuadrado, ma è un’uscita ed è normale, non c’è nessuno dei rigori assegnati alla Juve”. Dichiarazioni che si commentano da sole, e chi vi scrive non è certo juventino. Ma come si fa a dire, “non abbiamo interrotto il silenzio stampa” se stai parlando per dire quello che ti pare?
Reina: “Sono incazzato!”. Pepe Reina dal canto suo protagonista dell’azione che porta al secondo rigore della Juve, è ancor più furioso di Giuntoli: “Il risultato cambia solo per le decisioni arbitrali. Il rigore su Cuadrado? Che faccio, sparisco? Se prendo la palla prendo la palla, non è rigore. È inesistente. Poi si parla poco del rigore su Albiol, è più rigore questo dell’altro. Sono incazzato. Questa sera il risultato è stato deciso dagli errori arbitrali, lo ha visto tutta l’Italia. Abbiamo fatto un bel primo tempo, abbiamo tenuto il campo e abbiamo difeso bene. Nel secondo tempo gli episodi hanno cambiato tutto”. Scusi Giuntoli, anche per Reina non avete rotto il silenzio stampa? Aggiungiamo che l’inviato Rai Mattei alla fine dell’intervista al portiere spagnolo è stato pure rimproverato dall’addetto stampa del Napoli per aver fatto una domanda a Reina su Roma-Napoli di campionato in programma sabato. Siamo veramente al teatro, anzi, al cinema dell’assurdo.
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