di FABIO CAMILLACCI/ Juventus e Lazio si ritrovano di fronte in Coppa Italia tre giorni dopo la sfida di campionato vinta dai biancocelesti al 93′ con rete di Patric, e stavolta, per la semifinale della Coppa nazionale, a vincere sono i bianconeri: 2-0 con gol di Chiesa e Vlahovic, gli unici due top-player di Madama. I due attaccanti decidono il match nella ripresa. La Lazio? Non pervenuta a livello di occasioni da rete. La squadra di Igor Tudor, infatti, non è mai stata realmente pericolosa. Ma questo è solo il primo tempo della sfida: la gara di ritorno è in programma allo stadio Olimpico il 23 aprile.
La Vecchia Signora prova a uscire dalla crisi. Reduce da una lunga striscia negativa in campionato (8 punti nelle ultime 9 partite), la Juventus si ritrova, almeno per questa notte di Coppa. La compagine di Massimiliano Allegri non vinceva dal 25 febbraio: 3-2 al Frosinone. Come detto, la gara è stata decisa dai due calciatori più forti della rosa bianconera: Chiesa e Vlahovic (nella foto: l’abbraccio tra i due). Per il grande ex Tudor, prima delusione sulla panchina laziale. La sua Lazio è stata in partita solamente nei primi 45 minuti. Buona prestazione per atteggiamento e qualità di gioco; i limiti si sono palesati nel momento di finalizzare.
Prima frazione di gioco sulla falsariga di quanto visto sabato scorso all’Olimpico: 0-0 e tanta noia. Sia Allegri che Tudor cambiano mezza squadra, cinque novità per parte. Fronte bianconero: Perin, Gatti, McKennie, Kostic e Vlahovic. Fronte biancoceleste: Patric, Guendouzi, Vecino, Luis Alberto e Immobile. Dopo 10 minuti, gli ospiti perdono Zaccagni per infortunio; al suo posto entra Isaksen. I moduli: 3-4-2-1 per Tudor, ritorno al 3-5-2 per Allegri.
Orrori da Var, nuovo capitolo: questo non è più calcio, è un altro sport. Minuto 12 del primo tempo: l’arbitro Massa assegna un calcio rigore per i padroni di casa. Un rigore netto perchè Vecino nel calciare il pallone, non si accorge dell’arrivo alle sue spalle di Cambiaso e lo colpisce in pieno. Il Var, però, cambia le carte in tavola perché nella sua interpretazione, prima del fallo, lo stesso Cambiaso è in fuorigioco sulla spizzata di Vlahovic diretta a lui, ma intercettata da Patric.
Quella del difensore laziale non viene considerata una giocata e quindi Cambiaso è in off-side. Massa di conseguenza va al monitor e cancella il penalty per fuorigioco. La colpa, però, non è di Var e arbitro, ma, di chi si ostina a cambiare continuamente le regole, lasciando sempre più spazio all’interpretazione. Insomma, le regole ci sono ma non sono certe e spesso assistiamo a due pesi e due misure. Ormai sembra più baseball o football americano che calcio.
I due lampi nel buio. Il gol che sblocca la partita arriva al 50′: la Juve esce velocemente dall’area eludendo il pressing tardivo di Luis Alberto e Felipe Anderson, Cambiaso pertanto ha tutto il tempo di trovare il corridoio giusto per Chiesa che si infila tra Casale e Romagnoli prima di battere il portiere Mandas. Per la Lazio è una mazzata, per Madama un toccasana. La squadra di Allegri sembra trasformata e al 64’ concede il bis grazie a uno spunto da attaccante vero di Vlahovic. Con la Lazio sgonfia, i bianconeri sfiorano addirittura il tris. Finisce così, ma, rimane da giocare la sfida di ritorno e la Lazio ha nelle sue corde il ribaltone. La Juve dovrà stare attenta.
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