di FABIO CAMILLACCI/ Il muro alzato da Josè Mourinho alla BayArena di Leverkusen regge e la Roma vola alla finalissima di Europa League. In Germania, in casa del Bayer, finisce 0-0 e i capitolini avanzano in virtù dell’1-0 centrato allo stadio Olimpico nel match di andata. A Budapest il 31 maggio prossimo, i giallorossi se la vedranno contro il Siviglia che elimina la Juventus battendola per 2-1 in terra spagnola dopo l’1-1 dell’Allianz Stadium. Forse l’avversario peggiore per la Roma visto che il Siviglia in Europa League è come il Real Madrid in Champions: l’Europa League è il giardino di casa degli andalusi che hanno in bacheca ben 6 Coppe tra vecchia Coppa Uefa ed Europa League, vinte nelle 6 finali disputate. Il Siviglia quando ha raggiunto la finale di questa competizione, ha sempre alzato il trofeo. Quindi, non sarà facile per la squadra dello Special One che intanto si gode giustamente questo straordinario traguardo.
Per la Roma una grande continuità nelle Coppe europee. Dal 2018 i giallorossi hanno centrato: una semifinale di Champions (eliminati poi dal Liverpool), un’altra di Europa League (eliminati dal Manchester United), hanno alzato la neonata Conference un anno fa contro il Feyenoord e ora si sono qualificati per la finalissima di Europa League. Chapeau. Josè Mourinho, invece, raggiunge la 6° finale europea della sua meravigliosa e vincente carriera di allenatore, dopo quelle ottenute con Porto, Inter, Manchester United e la stessa Roma. Peraltro, centra la sua seconda finale di fila da tecnico dopo la doppietta Coppa Uefa-Coppa dei Campioni con i lusitani tra il 2003 e il 2004. Alla faccia di chi continua a criticarlo solo perchè lo detesta. Mou d’altronde è così: o lo ami o lo odi. Ma, al di là delle simpatie e antipatie, lui risponde sempre con i fatti e con i risultati (nella foto: la gioia di Mourinho al termine del match).
Lo scriviamo da tempo: la Roma di Mourinho quando è brutta, sporca e cattiva ottiene quello che vuole. E a Leverkusen è stato così. Testa e cuore fino al 9° minuto di recupero. Il Bayer ha tirato in porta 23 volte, i giallorossi solo una volta ma in finale ci vanno Pellegrini e compagni. Una grande prova di gruppo; un gruppo dove stasera spicca la monumentale prestazione di Matic. L’ennesima grande prestazione del 34enne centrocampista serbo che ha nuovamente spadroneggiato in mezzo al campo: una piovra, una lavatrice che lava tutti i palloni.
Siviglia, la Juventus si arrende solo ai tempi supplementari. E dire che i bianconeri erano riusciti a passare in vantaggio grazie al gol di Vlahovic al 65′. I padroni di casa prima pareggiano con un capolavoro dell’ex milanista Suso, poi nel primo overtime trovano la rete della vittoria con l’ex romanista Lamela che insacca di testa su cross dalla sinistra. Per gli spagnoli si tratta del secondo successo contro la Vecchia Signora in sei precedenti. Tanta amarezza per Max Allegri e i suoi che dicono addio all’unico trofeo stagionale per cui erano ancora in lizza. Un vero peccato non godersi una finale di Europa League tutta italiana.
Passa anche la Fiorentina in Conference ed è tris Italia nelle tre competizioni europee. Inter in finale di Champions contro il Manchester, Roma in finale di Europa League dove l’attende il Siviglia, mentre la Viola ribalta l’1-2 del Franchi battendo 3-1 il Basilea ai tempi supplementari. Stagione meravigliosa quella della Fiorentina finalista anche in Coppa Italia. In Svizzera è Nico Gonzalez show, poi Barak decide tutto all’ultimo respiro dei due overtime. Nella finale di Praga il 7 giugno, i gigliati affronteranno i londinesi del West Ham che eliminano gli olandesi dell’AZ Alkmaar. La squadra di Italiano ci ha creduto fino alla fine. E così, dopo tante sofferenze, delusioni e umiliazioni, i club italiani si godono finalmente la loro rivincita in Europa. L’Italia fa meglio di tutti con 3 squadre in finale. L’Inghilterra ne porta due e la Spagna una. E’ grand’Italia.
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