Crack Parma: doccia fredda per i ducali, l’offerta arriva ma non è valida e il tempo stringe

di Fabio Camillacci

Parma, niente da fare. Martedi 9 giugno doveva essere il giorno del nuovo Parma calcio con un acquirente pronto a saldare il debito sportivo e iscrivere la squadra emiliana alla serie B; invece, tutto rinviato. Un’offerta entro le 12, l’ora fissata come scadenza per l’ultima asta, c’è stata ma non è stata ritenuta valida dai curatori fallimentari Anedda e Guiotto. Quella consegnata nelle mani del notaio Giulio Almansi, designato dal Giudice Delegato a sovrintendere alle operazioni di vendita competitiva. Offerta che “non è risultata conforme a quanto previsto dal Disciplinare di Gara e non corredata da cauzione”. In sintesi, per i curatori fallimentari, non conteneva “alcuna offerta d’acquisto dell’azienda sportiva del Parma Fc” ma solo una manifestazione di interesse.

L’offerta “zoppa”. Negli uffici del notaio si era presentato poco prima delle 12 Giovanni Corrado, figlio di Giuseppe Corrado, presidente ed amministratore delegato di “The Space Cinema” e capo della cordata che da settimane studia il caso Parma. Nella busta, a firma “Viris Spa” e “Unigasket Spa”, ci sarebbe stata un’offerta di 4,6 milioni di euro (ricordiamo che la base d’asta era di 4,5) corredata però da diverse clausole: vincoli veri e propri riguardanti il debito sportivo, postille che di fatto hanno annullato la proposta d’acquisto. “Tale manifestazione d’interesse, unitamente alle altre comunicazioni ricevute dai curatori nella mattinata odierna, – precisano ancora i curatori – saranno sottoposte all’attenzione del Comitato dei Creditori e del Giudice Delegato nella giornata di mercoledi 10 giugno, affinchè vengano prese le opportune determinazioni”.

Tutto rinviato dunque. Mercoledi 10 giugno, il giudice Pietro Rogato ed il comitato dei creditori, fra di loro il capitano crociato Alessandro Lucarelli, dovranno decidere se dare l’autorizzazione o meno alla strada della trattativa privata. Un’ipotesi sino ad ora negata dai magistrati ma che adesso appare l’unica percorribile. Tre gli attori pronti a sedersi ad un tavolo: il campione italoamericano di baseball Mike Piazza (che intanto ha versato una cauzione di un milione di euro), il già citato Giuseppe Corrado e Paolo Scudieri della Adler Group. Comitato creditori e giudice decideranno se dare mandato ai curatori di trattare con uno, con due o con tutti gli attori che ne hanno fatto richiesta. Qualunque sia la scelta si dovrà comunque fare in fretta. Il 15 giugno scade l’esercizio provvisorio e pochi giorni dopo, il 19 giugno, il giudice sarà chiamato a decidere sul progetto di stato passivo. Poi a fine mese il termine più temuto dai tifosi: quello dell’iscrizione al prossimo campionato. Allora il Parma dovrà esserci con una squadra per la B oppure con un sodalizio per il campionato dilettanti.

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