di FABIO CAMILLACCI/ Clamoroso allo stadio Olimpico di Roma: la soprendente Cremonese fanalino di coda della Serie A, dopo aver eliminato il super Napoli capolista del campionato, manda a casa anche la Roma. Come al “Maradona”, un’altro successo in trasferta per i grigiorossi, letteralmente rigenerati dalla cura Ballardini. Ma mentre a Fuorigrotta i lombardi avevano vinto solo ai calci di rigore, stavolta riescono a qualificarsi vincendo 2-1 nei tempi regolamentari: gol di Dessers su rigore nel primo tempo (nella foto la sua esultanza), autogol di Celik dopo 4 minuti della ripresa. La rete di Belotti arriva solo al 94′. E così, dopo 36 anni, la Cremonese vola alle semifinali di Coppa Italia dove affronterà la Fiorentina che con identico punteggio elimina il Torino.
Coppa stregata per i giallorossi. Due errori difensivi, due gol subiti. Un’altra eliminazione clamorosa per la Roma dopo quelle rimediate negli anni scorsi per ben due volte contro il modesto Spezia; la prima volta i liguri militavano addirittura in Serie B. Dopo il trionfo del 2008 con Luciano Spalletti in panchina (il 9° nella storia romanista), 15 anni di delusioni in questa competizione diventata letteralmente maledetta per la compagine capitolina. Cambiano le proprietà, gli allenatori e i calciatori, ma, il traguardo della “decima” rimane una maledizione difficile da spiegare. Non è bastato nemmeno avere un “allenatore da Coppa” come Mourinho, che sbaglia pure esagerando col turn-over nella formazione iniziale.
Stadio “Artemio Franchi”: al Toro non basta l’assalto finale, passa la Fiorentina. Finisce 2-1 per la Viola: apre Jovic al 65esimo, raddoppia Ikoné al 90esimo. Inutile la rete segnata dal granata Karamok al terzo minuto di recupero. Troppo tardi, avanzano i gigliati a lungo padroni del campo. Sul taccuino anche un palo colpito dal fiorentino Mandragora. Negli ospiti debutto per il neoacquisto Ilic. Tra i padroni di casa c’è anche Amrabat, che il club di Commisso ha trattenuto a Firenze nonostante il corteggiamento del Barcellona.
Il match del “Franchi”. Sussulto di Jovic nel cuore del secondo tempo, raddoppio di Ikoné in “zona Cesarini”. Questa l’estrema sintesi del match al di là del gol platonico di Karamoh a cui segue un altro legno colpito dalla Fiorentina: traversa di Cabral. E’ stata una bella partita: equilibrata e con occasioni da una parte e dall’altra. Ma la differenza l’hanno fatta gli episodi: Terracciano salva per due volte su Sanabria, la prima sullo 0-0, la seconda sull’1-0 viola. Senza dimenticare l’1-1 fallito da Miranchuk. Insomma, la squadra di Juric ha tanto da recriminare. Dunque, in semifinale sarà a sorpresa Cremonese-Fiorentina. Come da regolamento, con gare di andata e ritorno.
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