di FABIO CAMILLACCI/ Qatar 2022: sono i calci di rigore a decidere le prime due semifinaliste. I tiri dal dischetto, dopo aver sorriso alla Croazia contro il Brasile, sorridono anche all’Argentina che elimina l’Olanda. Tra argentini e olandesi, tempi regolamentari e supplementari erano finiti 2-2. L’Albiceste si porta sul 2-0 con un gol per tempo. Poi dalla panchina orange spunta Weghorst che fa doppietta e porta la sfida agli overtime. Alla lotteria dei calci di rigore vincono i sudamericani 6-5. Queste due partite hanno confermato che molte Nazionali giunte ai quarti in attacco fanno fatica perchè prive di una punta centrale: c’è carenza di centravanti boa.
L’esito del campo. Ancora una volta Leo Messi sugli scudi: la “Pulce”, prima manda in porta Molina per l’1-0 al 35′, poi nella ripresa (al 73′) trasforma il rigore del raddoppio (nella foto: la gioia di Messi). Sembra finita per l’Olanda e invece sale in cattedra Wout François Maria Weghorst: 30enne attaccante in forza al Besiktas partito dalla panchina e mandato in campo da Van Gaal come mossa della disperazione dopo il 2-0 dell’Argentina. Ai rigori è decisivo quello calciato dall’interista Lautaro Martinez.
Croazia-Brasile: 5-3 dopo i calci di rigore. La Seleçao ammirata fino a oggi, è letteralmente evaporata nei quarti di finale. Ha ruminato tanto calcio ma è andata quasi sempre a sbattere contro la forte difesa croata e l’estremo difensore Livakovic, grande protagonista ancora una volta come negli ottavi contro il Giappone. Un’altra gran bella prestazione del portiere della Dinamo Zagabria. Nei verdeoro si è fatta sentire e molto, l’assenza di una vera e propria punta centrale: un centravanti. In tal senso è stato pesante l’infortunio di Gabriel Jesus. Per il c.t. Tite, tanti trequartisti, tanti “falsi nueve” e tanta confusione.
Stesso problema per la Croazia, poi il commissario tecnico Dalic ha tirato fuori dal cilindro la mossa Petkovic. E’ stato proprio l’attaccante della Dinamo Zagabria, con un passato in Italia, a fissare il punteggio sull’1-1 a pochi minuti dal termine dei tempi supplementari. In chiusura del primo overtime era stato Neymar a sbloccare il punteggio con un gol bellissimo: scambio volante di “O’Ney” con Paquetà, dribbling sul portiere e pallone scaraventato sotto la traversa. Si va così ai calci di rigore: croati infallibili, mentre ai brasiliani sono fatali gli errori di Rodrygo (parata di Livakovic) e Marquinhos (palla sul palo). E ora godiamoci gli altri due quarti di finale: Portogallo-Marocco e Francia-Inghilterra.
Doverosa considerazione finale. E dopo i primi due quarti di finale, ci sentiamo di scrivere che tra le cose più brutte di questi Mondiali, figurano anche i commentatori tecnici della Rai. L’urlatore Daniele Adani su tutti. Le cosiddette “seconde voci”, ovvero quelle che affiancano i telecronisti, quasi sempre non aggiungono nulla. Tante banalità e niente altro. E soprattutto ci sembra un’esagerazione tifare a turno per quella Nazionale o per quell’altra, oppure per un calciatore o un altro. Visto che in campo non c’è l’Italia, sarebbe molto più professionale essere al di sopra delle parti. Stramaccioni tifoso sfegatato dell’Iran e Adani fan scatenato di Leo Messi, sono sicuramente in vetta alla classifica delle cose brutte di Qatar 2022.
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