David Sassoli (eurodeputato del Pd) eletto presidente del Parlamento europeo. E promette l’impegno per la modifica del regolamento di Dublino sull’immigrazione. Moscovici: niente procedura d’infrazione all’Italia. Spread a 193 punti

Due buone notizie dall’Europa. La prima: il giornalista David Sassoli, eurodeputato del Pd,  è il nuovo presidente del Parlamento europeo, succedendo ad Antonio Tajani (Forza Italia).  E’ stato eletto a Strasburgo, al secondo turno. I votanti sono stati 704, le schede bianche o nulle 37 e i voti espressi 667, con la maggioranza assoluta a 334: Sassoli ha ottenuto 345 voti.

La seconda buona notizia, ma forse più importante: la Commissione Europea ha deciso di non raccomandare l’apertura della procedura di infrazione contro l’Italia.  “Avevamo posto tre condizioni – ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici -: dovevamo compensare lo scarto per il 2018, quello del 2019 da 0,3 e ottenere garanzie sul bilancio 2020. Il Governo ha approvato un pacchetto che risponde alle nostre tre condizioni” e quindi “la procedura per debito non è più giustificata”.   “Oggi è un giorno importante per l’Italia – ha scritto su Fb il premier Giuseppe Conte –, che porta a casa il risultato che merita. Nessuna procedura di infrazione, l’Europa ci riconosce serietà e responsabilità. Non era facile e in molti erano pronti a scommettere contro di noi. Noi invece abbiamo sempre creduto nel nostro Paese, sulla solidità dei nostri conti pubblici e sulla bontà e sull’efficacia delle politiche adottate dal mio Governo. L’Italia è un grande Paese, credibile, e anche oggi ne abbiamo avuto ulteriore conferma”.

Questa notizia si accompagna oggi a quella, significativa, che riguarda il calo dello spread, che è sceso a 193 punti, il livello più basso rispetto a due anni fa.

IL DISCORSO DI SASSOLI – E nel suo primo discorso ha promesso un Parlamento europeo “più aperto”, ma soprattutto ha assicurato che «è arrivato il momento di discutere la riforma del Regolamento di Dublino che quest’Aula, a stragrande maggioranza, ha proposto nella scorsa legislatura. Lo dovete – ha affermato rivolgendosi all’assemblea – ai cittadini europei che chiedono più solidarietà fra gli Stati membri; lo dovete alla povera gente per quel senso di umanità che non vogliamo smarrire e che ci ha fatto grandi agli occhi del mondo. Molto è nelle vostre mani e con responsabilità non potete continuare a rinviare le decisioni alimentando sfiducia nelle nostre comunità, con i cittadini che continuano a chiedersi, ad ogni emergenza: dov’è l’Europa? Cosa fa l’Europa? Questo sarà un banco di prova che dobbiamo superare per sconfiggere tante pigrizie e troppe gelosie».

Inoltre, ha proseguito Sassoli, “se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi. Non siamo un incidente della Storia, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia”.

Gli auguri di Mattarella. Questo il messaggio del presidente della Repubblica: «A nome degli italiani tutti e mio personale desidero porgerle le più vive congratulazioni per la sua elezione alla presidenza del Parlamento europeo e sentiti auguri di pieno successo nello svolgimento del suo importantissimo incarico. L’alta responsabilità che le è stata affidata dai parlamentari dei Paesi dell’Unione rappresenta una testimonianza dell’ampia fiducia riposta nella sua persona e un riconoscimento al suo costante e proficuo impegno nelle istituzioni europee. In questo spirito le rinnovo i più sinceri e calorosi auguri di buon lavoro».

Salvini acido. Subito dopo l’elezione, questo il commento del capo della Lega e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini: «Il Parlamento europeo ha appena eletto un parlamentare del Pd presidente, un ex giornalista della Rai, magari ancora col contratto giornalistico della televisione pubblica. Bello, rispettoso del voto degli italiani e degli europei avere un uomo di sinistra a presiedere il Parlamento europeo, magari con il voto di qualcuno di centrodestra, anzi sicuramente».

Commenta per primo

Lascia un commento