Il governatore della Campania Vincenzo De Luca è stato assolto “perché il fatto non sussiste” nel processo d’appello per la nomina, quando era sindaco di Salerno, di un project manager nell’ ambito di un progetto per la costruzione di un termovalorizzatore nella città che amministrava. In primo grado era stato condannato – con una sentenzi per la verità sorprendente, come sorprendente era stata l’inchiesta svolta a suo carico – a un anno (pena sospesa), cosa che aveva determinato nei suoi confronti la sospensione dalla carica di presidente della Giunta regionale per effetto della Legge Severino, provvedimento poi sospeso dal tribunale di Napoli.
De Luca e i suoi legali avevano sempre contestato l’accusa di abuso d’ufficio per quella nomina – che si riferiva a una consulenza retribuita con appena 8300 euro nell’arco di un anno – sol perché per essa era stata adoperata una espressione, project manager, che non è contemplata nella legge che regola gli enti locali. Ora De Luca potrà esercitare appieno il suo ruolo di presidente della Regione Campania, al quale è stato eletto lo scorso anno come candidato del Pd.
Commenta per primo