Detenuta uccide nel nido a Rebibbia la figlia e ferisce gravemente il figlio. Sospesi tre dirigenti del carcere

Una giovane detenuta nel carcere romano di Rebibbia ha gettato i suoi due figli – una bambina di pochi mesi e un bambino di due anni – dalla tromba delle scale del nido dell’istituto penitenziario, dove sono ospitati figli di detenute fino a tre anni: la piccina è morta, il bambino è in condizioni particolarmente critiche. La donna, di nazionalità tedesca, detenuta per spaccio di  droga, ha 30 anni.

Secondo il bollettino dell’Ospedale Bambino Gesù, dove è stato portato in codice rosso, il piccolo ferito ha un grave trauma da caduta con danno cerebrale severo. Il bambino è sottoposto attualmente a supporto rianimatorio avanzato e in ventilazione meccanica. E’ previsto un intervento neurochirurgico. Ora è in prognosi riservata. In mattinata la donna, in carcere per reati legati alla droga, avrebbe dovuto avere un colloquio con i suoi parenti.

Il ministero della Giustizia ha aperto un’inchiesta interna sulla vicenda. Lo ha annunciato lo stesso ministro Bonafede poco prima della visita nel carcere. “E una tragedia – ha detto – Personalmente prego perché il bambino in ospedale possa essere salvato dai medici, che stanno facendo di tutto. La magistratura sta già facendo gli accertamenti, posso soltanto dire, e non posso aggiungere nient’altro, che chiaramente il ministero ha già aperto un’inchiesta interna per verificareeventuali responsabilità”.

Il procuratore aggiunto Maria Monteleone, coordinatore del pool dei magistrati che si occupa dei reati sui minori, si è recata nel penitenziario. dove è andato immediatamente anche il ministro della Giustizia Bonafede. Il quale ha sospeso la direttrice e la vicedirettrice della sezione femminile del carcere e il vicecomandante del reparto di Polizia Penitenziaria.

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