DIARIO ELETTORALE/ CANDIDATURE/ Bagarre nel Pd. Salta la presentazione di Maria Elena Boschi a Bolzano

L’unico collegio “sicuro” per la rielezione nel Pd della sottosegretaria Maria Elena Boschi pare che non si trovi nella sua Toscana, bensì in Aldo Adige, grazie al patto tra Renzi e  la SVP (Sudtiroler Volkspartei). Ma le trattative ancora in corso tra il segretario Pd e la minoranza del suo partito ha fatto saltare la presentazione della candidatura prevista per oggi a Bolzano. L’arrivo della sottosegretaria nel capoluogo altoatesino in un primo momento era atteso per questo pomeriggio, ma all’ultimo la seduta della direzione nazionale è stata spostata alle ore 16 per consentire al segretario di trovare un accordo soprattutto con la corrente del ministro Orlando. La Boschi a questo punto, salvo ulteriori “imprevisti”, potrebbe recarsi a Bolzano solo lunedì prossimo.

Ed è slittata due volte la riunione della direzione del Partito democratico. Prima, come si è detto,  era stata rinviata alle pre 16, poi è stata aggiornata alle 20. Intanto sono in corso incontri e trattative al Nazareno: è un via vai continuo alla sede del Pd. Mentre procede la composizione delle liste, si sono visti andare e venire molti parlamentari, in pochi con la certezza di aver spuntato una candidatura ‘sicura’ alle prossime elezioni politiche. Nel tardo pomeriggio è rientrato al Nazareno anche il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, già presente in mattinata. Sempre in mattinata erano stati visti Deborah Serracchiani e Piero Fassino, mentre nel pomeriggio si sono visti anche il sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini e Raffaella Paita. Nutrita anche la schiera dei segretari regionali. Più che le candidature all’uninominale, resta aperto il nodo del proporzionale. Tra gli “arruolati” (per pescare nel mondo gay) c’è anche Tommaso Cerno, che ha lasciato la condirezione di Repubblica, ruolo al quale era assurto appena un mese fa (dopo aver lasciato la direzione dell’Espresso a Marco Damilano), anche se l’operazione non era stata di gradimento di De Benedetti, molto critico sulla direzione del  quotidiano e sulle ultime sortite di Scalfari.

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