DOTTORE MILLE RISORSE/ Motegi, GP del Giappone: l’intramontabile Valentino Rossi, a quasi 41 anni, cambia stile di guida. Sorprende tutti la scelta di frenare con due dita e non con tre

di FABIO CAMILLACCI/ Motomondiale: con le prime prove libere è scattato il week end lungo del Gran Premio del Giappone. La gara della classe MotoGP è in programma domenica 20 ottobre sul circuito di Motegi con partenza alle 8 del mattino ora italiana. Come accade ormai da un po’ di tempo, riflettori puntati sui problemi della Yamaha e in particolare di Valentino Rossi. Il Dottore però non è mai stanco di evoluzioni e di evolversi. Non a caso, per la gara in terra nipponica, aveva preannunciato modifiche sia tecniche che sullo stile di guida: ha mantenuto la parola, anche se rispetto alle Yamaha di Maverick Viñales e Fabio Quartararo resta ancora indietro di alcuni decimi sul giro. Occorre quindi apportare modifiche e testare senza sosta.

Le novità tecniche per Vale. Nelle prime due sessioni di libere, Rossi ha messo da parte il doppio scarico Akrapovic e il forcellone in carbonio che aveva adottato dopo i test di Misano; soluzioni che Viñales non ha mai sposato in pieno ma provato solo a tratti. Non si esclude che possa trattarsi di prove di comparazione; vedremo quale scelta il Dottore prenderà in gara. Su un circuito dove le brusche frenate e le ripartenze richiedono un’erogazione del gas ottimale, mettere da parte il doppio scarico significherebbe che c’è qualcosa da cambiare nella componente in stile Suzuki.

Ma non solo parti tecniche al vaglio del box di VR46. A quasi 41 anni Valentino Rossi compie un passo storico nel suo stile di guida provando la frenata a due dita (cioè indice e medio), lasciando le ultime due dita della mano sul semi-manubrio destro. Sembra un cambiamento da poco, in realtà mutano le sensazioni in sella alla moto, offrendo una differente stabilità in staccata. Ricordiamo che Marc Marquez riesce a frenare con il solo dito indice, una tecnica unica quanto rara ripresa da un grande del passato: Casey Stoner.

Commenta per primo

Lascia un commento