“Ho visto un gruppo di migranti sbucare all’improvviso. Non ho fatto in tempo a frenare il furgone”. Sono parole del conducente del furgone che ha travolto e ucciso due migranti, ferendone gravemente un terzo, sull’Autostrada dei Fiori, all’altezza dell’area di sevizio di Bordighera. L’uomo, un italiano, trasportava pizze e focacce nel Principato di Monaco, dopo l’incidente si è sentito male: sottoposto anche alla prova dell’etilometro è risultato negativo. Gli agenti della sottosezione della polizia stradale di Imperia Ovest stanno ricostruendo l’accaduto e identificando gli stranieri, tre uomini, tutti cingalesi. Altri, ma il numero non si conosce, sarebbero riusciti ad ad attraversare la carreggiata e a lasciare l’autostrada.
Gli stranieri potrebbero essere stati lasciati nell’area di servizio da qualche passeur o potrebbero essere scesi da un camion su cui erano saliti di nascosto. La polizia acquisirà le immagini delle telecamere per verificarlo. Quello di questa mattina è l’ennesimo incidente in cui muoiono migranti nella zona a ridosso del confine con la Francia. Decine le vittime in questi anni, travolti in autostrada, folgorati sui tetti dei treni, alcuni annegati: sempre nel tentativo di raggiungere la Francia. Il 2 marzo scorso l’ultimo caso con un migrante folgorato sul tetto di un treno regionale partito da Ventimiglia e diretto in Francia. Stessa dinamica e ancora morti anche l’1 febbraio scorso, il 29 agosto e il 31 ottobre del 2021. La presenza di stranieri che si spostano a piedi sull’Autofiori, specie dalla barriera di Ventimiglia a Mentone, è una realtà quasi quotidiana. Spesso la loro presenza è segnalata dai tabelloni lungo il percorso dell’A10.
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