Joe Biden è il 46° presidente degli Stati Uniti. Ha ottenuto oltre 75 milioni di voti conquistando 290 “grandi elettori”, cioè 20 in più dei 270 che ne occorrono per essere eletto, contro i 70 milioni di voti ottenuti da Trump che si è aggiudicati solo 214 “grandi elettori”. Dunque il nuovo presidente democratico ha consolidato ulteriormente nel corso dello spoglio delle schede la quota di consenso popolare che lo portano ad essere in cifra assoluta il candidato democratico più votato nella storia degli Stati Uniti. Prima del raggiungimento di questo traguardo era stato bocciato dalla Commissione Elettorale il tentativo di Trump di far invalidare le elezioni in un paio di stati con la insistita quanto ridicola accusa di brogli. Tuttavia il tycoon continua a dirsi deciso a contestare la vittoria di Biden in sede giudiziaria, senza rendersi conto di quanto questo suo proposito appaia patetico oltre che ridicolo.
(Nelle foto a lato: Joe Biden con accanto la vice presidente Kamala Harris, prima donna ad essere eletta a questo ruolo nella storia degli Stati Uniti)
UN COMPITO DIFFICILE ATTENDE BIDEN E KAMALA HARRIS
Joe Biden torna alla Casa Bianca, dove per otto anni è stato il braccio destro di Barack Obama. E al suo fianco per la prima volta ci sarà una vicepresidente donna, Kamala Harris. Un ticket formidabile quello tra Joe e Kamala, il presidente più votato nella storia. Anche se ci sono voluti quattro interminabili giorni per avere un verdetto. Alla fine dalle urne è arrivata una svolta destinata a incidere sul futuro di un Paese e delle relazioni sul piano internazionale.
“Il lavoro davanti a noi sarà difficile ma vi prometto questo: sarò il presidente di tutti gli americani”, ha twittato Joe Biden. “Sono onorato che gli americani mi abbiano scelto come loro presidente“.
Trump, però, non concede la vittoria. La sua offensiva legale contro il risultato delle elezioni inizierà “lunedì per assicurare che le leggi elettorali siano rispettate e che… venga eletto il legittimo vincitore”, ha affermato assicurando che “questa elezione è lungi dall’essere finita. La vittoria di Joe Biden non è stata certificata in tutti gli Stati”.
Da New York a Washington esplode invece l’entusiasmo in strada per la vittoria di Joe Biden. I clacson festeggiano il 46mo presidente americano fra le grida di gioia dei passanti sui marciapiedi. Folla davanti alla Casa Bianca. La piazza antistante a 1600 Pennsylvania Avenue cambia così pelle: da teatro delle proteste a teatro dei festeggiamenti. ‘You’re fired’ (‘sei licenziato’) è lo slogan del popolo di Joe Biden. La frase che sta tanto a cuore all’attuale inquilino della Casa Bianca, e che lo ha reso famoso durante lo show Apprentice, viene questa volta usata contro di lui.
Ed è esplosa la gioia anche a Wilmington, la città dove vive Joe Biden. “Questa elezione riguarda molto di più che Joe Biden o me: riguarda l’anima dell’America e la nostra volontà di lottare per essa. Abbiamo molto lavoro davanti a noi. Iniziamo”, ha twittato la Kamala Harris.
“Gli elettori hanno parlato e hanno scelto Joe Biden e Kamala Harris come nostri prossimi presidente e vicepresidente. È una squadra che ha fatto la storia, il rifiuto di Trump e una nuova pagina per l’America. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo obiettivo. Avanti, insieme“, ha scritto Hillary Clinton su Twitter.
“Abbiamo salvato la repubblica! Congratulazioni a Joe Biden per la sua vittoria per l’anima del nostro paese. Congratulazioni a Kamala Harris per aver scritto la storia. È tempo di guarire e tempo di crescere insieme. E pluribus unum“. Così su Twitter la speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi.
“Non potrei essere più orgoglioso di congratularmi con Biden e Harris per una vittoria storica“, ha affermato Barack Obama, sottolineando che Biden “ha quello che serve per essere presidente. Quando entrerà alla Casa Bianca si troverà ad affrontare una serie di sfide che nessun presidente ha mai dovuto fronteggiare”.
Dopo aver rivolto le sue più “calorose congratulazioni” a Joe Biden e Kamala Harris, l’ex first lady Michelle Obama invita a ricordare che “questo è solo l’inizio”. “Dopo aver festeggiato – e tutti dovremmo prenderci un momento per respirare dopo tutto quello che abbiamo passato – ricordiamoci che questo è solo l’inizio. È un primo passo. Votare in un’elezione non è una bacchetta magica, e nemmeno vincerne una”, ha scritto su Twitter. “Ricordiamo – scrive l’ex first lady – che decine di milioni di persone hanno votato per lo status quo, anche quando significava sostenere bugie, odio, caos e divisione. Abbiamo molto lavoro da fare per entrare in contatto con queste persone negli anni a venire e connetterci con loro su ciò che ci unisce“.
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