Il giornalista Stefano Livadiotti, autore per l’Espresso di inchieste, alcune delle quali erano diventate libri editi da Bompiani, è morto oggi, a tre giorni dal compimento dei 60 anni. A l’Espresso lavorava dagli anni Ottanta, per Bompiani ha scritto ”L’altra casta. L’inchiesta sul sindacato” (Bompiani, 2008); ”Magistrati. L’ultracasta” (Bompiani, 2009); ”I senza Dio. L’inchiesta sul Vaticano” (Bompiani, 2011).
La notizia della sua morte è stata data dal settimanale con un editoriale, firmato da Marco Damilano, Lirio Abbate e Alessandro Gilioli, che lo ricordano così ”Non aveva mai paura di scrivere quello che pensava o che scopriva, non aveva paura dei potenti e – alla fine – non aveva avuto paura nemmeno della malattia. Era così: sfrontato, indomito, senza inchini, né timidezze, né prudenze. Indifferente alle conseguenze che poteva avere su di lui quello che aveva scoperto e scritto, perché scoprire e scrivere dava il senso alla sua vita più di qualsiasi encomio o vantaggio personale. Un giornalista verticale, un uomo verticale”.
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