E’ morto a Salisburgo alla vigilia del suo 79esimo compleanno l’attore e modello austriaco Helmut Berger (una delle grandi star del cinema europeo degli anni ’60 e ’70) lanciato nel mondo del cinema da Luchino Visconti, il grande regista con cui ebbe un lungo legame sentimentale fino alla morte.
Per Visconti Berger (pseudonimo di Helmut Stein Berger) interpretò alcuni dei ruoli più iconici della sua carriera cinematografica: ‘Vaghe stelle dell’Orsa‘ del 1964 (su quel set si conobbero) e la cosiddetta trilogia tedesca composta da ‘La caduta degli dei’ (1969), ‘Morte a Venezia‘ (1971) e ‘Ludwig‘ (1973). Berger recitò con attori del calibro di Romy Schneider, Elisabeth Taylor, Henry Fonda e Burt Lancaster.
Era nato a Bad Ischl (Salisburgo) il 29 maggio 1944 da una famiglia di albergatori. A 18 anni si era trasferito a Londra, dove aveva iniziato a posare come modello, poi si era spostato a Roma. L’incontro con Visconti fu decisivo, ma lasciò anche un grande vuoto quando il regista morì a 70 anni del 1976.
L’attore attraversò un lungo periodo di depressione e la sua carriera non tornò più alle vette raggiunte con Visconti. Ma registi importanti gli riservarono la partecipazione a film di successo : nel 1990 Francis Ford Coppola lo scritturò per Il Padrino III nel ruolo di Keinszig, un potente banchiere svizzero; Claude Chabrol lo volle nell’adattamento televisivo del romanzo Fantomas; nel 1992 Madonna lo volle per il video musicale di Erotica; nel 2014 fu nel cast del film francese ‘Yves Saint Laurent‘, con la regia di Bertrand Bonello, in cui impersona l’acclamato stilista francese.
Nel 2015 aveva fatto discutere alla Mostra del Cinema di Venezia il documentario ‘Helmut Berger, Actor‘ di Andreas Horvath che lo riprendeva nella sua casa malmessa alla periferia di Salisburgo, tra farmaci e bottiglie di vodka vuote (nella foto a lato l’attore in una foto recente). A novembre 2019, dopo una serie di problemi di salute, aveva annunciato la fine della sua carriera cinematografica. L’agente dell’attore ha detto che ha sempre vissuto seguendo lo stile della ”Dolce Vita“. Poi ha ricordato le parole pronunciate da Berger molti anni fa: “Ho vissuto tre vite, parlando in quattro lingue. Non rimipango nulla”.
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