Il giornalismo televisivo italiano ha perduto oggi quello che è stato per molti anni uno dei volti storici e più accattivanti: è morto, all’età di 70 anni, Armando Sommaiuolo, che, dopo aver esordito nel 1976 nella emittente romana “Teletevere”, è diventato nel 2001 il volto della informazione de La7 fino all’anno del pensionamento, quando la direzione e la conduzione del Tg è stata assunta Enrico Mentana.
Armando Sommajuolo ha lavorato inoltre come inviato speciale, seguendo crisi internazionali in ogni parte del globo, dal Kosovo, all’Afghanistan, fino ad Ucraina e Pakistan. Il suo lavoro in zone di guerra gli è costato anche una citazione in giudizio, nel 1996, per aver mostrato crude immagini di cadaveri nel suo servizio sulla prima guerra civile liberiana. Sommajuolo fu assolto nel 2003 “per l’intrinseco valore informativo delle immagini pur ponendosi, per le scene di violenza documentate, ai confini del limite massimo oltre il quale l’attività di informazione travalica l’indispensabile tutela, anche costituzione, della dignità delle persone”.
Con l’arrivo di Enrico Mentana a La7 nel 2010, Sommajuolo passa al magazine giornaliero LIFE, condotto al fianco di Tiziana Pannella. Durante i suoi ultimi anni a La7 continua a lavorare per il TG della rete, collaborando con servizi per il settore esteri e conducendo spesso il telegiornale, alternandosi a Mentana e a Gaia Tortora. Annuncia il suo ritiro il 24 aprile 2015, presentando i suoi ultimi due TG nel weekend successivo.
Alla moglie, Caterina Canovai, che è stata al suo fianco fino al giorno della sua scomparsa, le condoglianze della direzione e della redazione de “l’Altro Quotidiano“.
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